Capistrano non ce l’hanno fatta a superare, sulla base dei progetti presentati, la prima selezione che ha visto la scelta di dieci città partecipanti su 23 che continueranno la corsa per la l’attribuzione di “Capitale della cultura 2024”.
Fra le altre dodici città escluse dalla selezione finale anche l’altra città calabrese in corsa: Diamante (Cosenza).
Le dieci città selezionate per la scelta finale sono Ascoli Piceno, Chioggia (Venezia), Grosseto, Mesagne (Brindisi), Pesaro, Sestri Levante con il Tigullio (Genova), Siracusa, l’Unione dei Comuni Paestum-Alto Cilento (Salerno), Viareggio (Lucca) e Vicenza. Queste dieci città, nei giorni 3 e 4 marzo, verranno ascoltate in video-conferenza dalla Giuria che, composta dalla presidente Silvia Caldarelli e da sette esperti del mondo della cultura, delle arti, della valorizzazione territoriale e turistica, dovrà comunicare la candidatura ritenuta più idonea al ministro Dario Franceschini per il conferimento del titolo e del contributo statale (un milione di euro) finalizzato alle iniziative e manifestazioni previste nel progetto/dossier presentato.
Ogni città ha accompagnato il proprio progetto con un titolo che il sindaco Marco Martino, avvalendosi di un gruppo di 14 collaboratori, aveva scelto: “Capistrano, la cultura ci ripopola”.
Giova ricordare che il titolo di Capitale della cultura italiana, istituito nel 2014, è conferito per un anno solare e che negli anni precedenti è stato attribuito alle città di Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena nel 2015, Mantova nel 2016, Pistoia nel 2017, Palermo nel 2018 e Parma nel 2020/2021.
Per l’amministrazione comunale ed in particolare per il suo primo cittadino, Marco Martino, è stato un privilegio partecipare per avere avuto, solo per questo, già ricadute turistiche e notorietà in Italia e nel mondo.
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