La XII edizione del Premio Letterario Caccuri, dedicato alla saggistica italiana, si è conclusa con la vittoria di Massimo Cacciari con «Paradiso e Naufragio» (Einaudi). Al secondo posto, a pari merito, gli altri tre finalisti: Lidia Ravera con «Age Pride. Per liberarci dai pregiudizi sull’età» (Einaudi), Gaia Tortora con «Testa alta, e avanti» (Mondadori) e Marcello Veneziani con «Scontenti. Perché non ci piace il mondo in cui viviamo» (Marsilio).
La manifestazione si è conclusa con il saluto a Michela Murgia, «una voce libera che mancherà a tutti noi», ha detto Alberto Matano, che ha condotto la serata finale con Roberta Morise.
Grande successo per il cartellone internazionale che ha reso Caccuri un’agorà, incentivando la promozione del territorio e la scoperta delle bellezze storico-archeologiche. La riflessione filosofica e l’adozione della tecnica ermeneutica sono alla base del saggio di Massimo Cacciari. Ci sono opere che compiono il «miracolo» della trasformazione del pathos in conoscenza, e della conoscenza più esatta e anche spietata della realtà che rappresentano in autentica saggezza intorno alle insuperabili contraddizioni e aporie della nostra esistenza, saggezza che trascende ogni limite di tempo e cultura.
«Oggi i cattivi sono i demagoghi – ha detto il filosofo, partendo da una riflessione su Musil e il suo “uomo senza qualità” – siamo nella stagione dei demagoghi da strapazzo, non conducono nessuno, conducono all’astensione». Poi, sulla guerra in Ucraina , Cacciari ha parlato del sostanziale fallimento di «una politica europea che facesse da ponte tra i grandi imperi. L’Europa doveva svolgere questa funzione di pace, di patto, in senso latino, tra i grandi spazi imperiali». Il vincitore e i finalisti hanno ricevuto la “Torre d’argento”, vero e proprio simbolo della manifestazione, forgiata dal Maestro orafo Michele Affidato.
I quattro saggi, selezionati dal Comitato scientifico presieduto da Giordano Bruno Guerri, sono votati da una giuria popolare e da una nazionale. Assegnati, inoltre, riconoscimenti speciali per la narrativa, il giornalismo, la musica, l’economia e, più in generale, l’intrattenimento. Domenico Dara, lo scrittore originario di Girifalco e importante voce della letteratura nazionale con il suo “Malinverno” (Feltrinelli) ha ricevuto il Premio Narrativa. Vinicio Marchioni, fra gli attori italiani più apprezzati da registi e critica, si è aggiudicato il Premio Letteratura e Cinema. A Stefania Battistini, inviata del TG1 sul fronte ucraino, il Premio Giornalismo e Letteratura per il libro «La guerra ingiusta» (Piemme). Premio letteratura e musica a Diodato ospite speciale della serata conclusiva, a Barbara Gallavotti la cittadinanza onoraria di Caccuri, borgo della cultura.
Il programma della XII edizione ha unito letteratura, musica ed enogastronomia in un’ottica di contaminazione tra locale e globale e di promozione turistica del territorio con la partecipazione di Toquinho e Camilla Faustino, Enzo Gragnaniello, Ale e Franz, Raffaello Tullo, Carlo Amleto, Domenico Iannacone, Fulvio Cama, Daniele Castrizio e Saverio Autelliano, Carlo Piano, Paolo Di Giannantonio, Nicola Gratteri, Daniela Tagliafico e molti altri ospiti nel corso delle cinque giornate, organizzate dall’Accademia dei Caccuriani, coi soci fondatori Adolfo Barone, Roberto De Candia e Olimpio Talarico.
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