Catanzaro, lo spettacolo di Teresa Mannino raddoppia: secondo appuntamento il 13 dicembre al Politeama
Dopo il sold out per la prima data registrato in breve tempo, a gran richiesta il nuovo spettacolo di Teresa Mannino, “Il giaguaro mi guarda storto”, raddoppia al Teatro Politeama di Catanzaro. Si sono aperte le vendite per il secondo appuntamento, in programma il prossimo 13 dicembre, che vedrà come protagonista l’autrice e attrice comica siciliana che, con uno sguardo unico e originale osserva e racconta ciò che accade nel mondo piccolo delle relazioni private e in quello grande dello scenario pubblico. Teresa Mannino, lungo un percorso che si snoda tra teatro, televisione, radio e cinema, porterà ancora una volta sul palco la sua ironia graffiante con acuta intelligenza e autentica passione, coniugando una raffinata tecnica attoriale e una rara capacità di improvvisazione. I suoi monologhi sono rigorosamente autobiografici, ma mai narcisistici, le sue gag di siciliana trapiantata al nord, il suo sguardo lucido e disincantato sul rapporto che lega gli uomini alle donne (o le donne agli uomini?), le madri alle figlie, restituiscono una delle fotografie a più alta definizione dell’Italia contemporanea. “Ritorno sui palchi dei teatri piena di desideri, racconti e interrogativi. Il primo desiderio è quello di ritrovarvi, scambiare sguardi con ogni spettatrice e con ogni spettatore seduto in platea dalla prima all’ultima fila, nessuno escluso, per scoprire chi siamo diventati dopo questa assenza epocale”, racconta l’autrice nel presentare il suo nuovo lavoro. “Dai racconti d’infanzia alla difficile relazione che abbiamo con l’attesa, dalla perplessità nei confronti degli animali umani alla stima per le formiche, il filo conduttore sarà il desiderio, stupore vitale che accende sogni, infuoca cuori e libera movimento”. Sazia, stordita, consumista, incapace di guardare al di là del proprio naso, la società che Teresa Mannino disegna con gestualità precisa e micronarrazioni esplosive ha urgente bisogno di guardarsi senza indulgenza e autocompiacimenti allo specchio. “Durante il nostro incontro potrete danzare con me, guardare in silenzio, fare domande o dare risposte. Potrete anche chiudere gli occhi, ascoltare le mie parole come fossero una ninna nanna e addormentarvi, l’importante è non smettere di sognare e tenere gli occhi ben aperti una volta fuori dal teatro”.