Una fiaba che diventa realtà. La fantasia si trasforma in una leggenda, raccontando in maniera diversa una storia d’amore, che ha sempre affascinato grandi e piccini per la sua delicatezza. Con “La leggenda di Belle e la Bestia: il musical”, andata in scena ieri sera al Teatro Comunale di Catanzaro, con Enrico Galimberti e Diletta Belleri, la Compagnia dell’Ora e il regista Luca Cattaneo danno una chiave di lettura diversa, ma coerente con quella descritta da Disney.L’evento, organizzato da AMA Calabria, diretta da Francescantonio Pollice, è finanziato con risorse PAC 2014/2020 erogate ai sensi dell’avviso pubblico “Eventi di promozione culturale” emanato dalla Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura”. L’amore è sempre sovrano ed è ciò che accresce nel pubblico la voglia di sognare con gli occhi di un bambino. L’apertura del sipario è l’attimo in cui il desiderio diventa liberazione. Un valzer fa respirare l’aria di festa che si svolge in un salone; l’allegria disegnata sui volti di chi danza non è l’inizio, ma appartiene a un finale da conoscere. A fermare l’entusiasmo appena vissuto è il narratore della storia (Federico Della Sala), che racconta dettagliatamente gli accadimenti riportandoci indietro nel tempo. Sui due protagonisti viene gettato un maleficio che li allontana, cancellando tutto ciò che li aveva uniti e dimenticandosi l’uno dell’altra. Il Principe, ancor di più subisce la trasformazione in una figura dalle sembianze animalesche, che lo spinge a nascondersi nel suo castello. La Bestia (Enrico Galimberti) può superare quella condizione solo trovando, o meglio ritrovando, una donna che lo ami più della sua stessa vita. La scena iniziale vede gli invitati a compiere al contrario tutti i passi di danza, quasi come un nastro che si riavvolge. Tutta la narrazione ha inizio in maniera avvincente e coinvolgente grazie al ritmo serrato voluto dal regista. La freschezza e la semplicità di Belle (Diletta Belleri) sono in contrasto al suo essere una ragazza matura, il cui carattere forte la porta a essere intraprendente e molto legata ai suoi affetti familiari. Un rapporto profondo è quello che la lega a suo fratello Bernard (Alessandro Gaglio) e sua sorella Clotilde (Elisa Priano). L’avventura di Belle è piena di problemi e di ostacoli. Su tutti Miguel (Manuel Diodato), il suo spasimante, deciso a fare di tutto pur di sposarla. Tra tante vicende che sembrano allontanare Belle dall’amore, il destino la porta nel castello della Bestia. I sentimenti si intrecciano a situazioni grottesche, ricche di spunti umoristici. Protagonisti che danno un tono ironico ad alcuni nuovi personaggi, anche loro colpiti dal maleficio. Poltrén, poltrona del castello (anche in questo ruolo Federico Della Sala), l’improbabile stilista Vittòn (Alessio Bendoni), l’esuberante e passionale camino Angelique, e la divertente specchiera Clarisse (secondo ruolo di Elisa Priano) contribuiscono con la loro verve a far incontrare Belle e la Bestia. Le novità volute dal regista Luca Cattaneo mantengono, comunque, l’intera narrazione sui binari già conosciuti del cartone animato disneyano. Merito va dato anche a tutti i componenti della Compagnia dell’Ora, che sanno emozionare e far sorridere, creando una forte empatia con il pubblico, sempre partecipe e appassionato all’intero svolgersi della vicenda. Un rapporto romantico quello tra Belle e la Bestia dai tratti ricchi di sfumature che lasciano il segno. Diletta Belleri è perfetta nel ruolo di Belle. Interpreta con la stessa leggerezza e la stessa passione che il ruolo le richiede. Enrico Galimberti si cala egregiamente nei panni della Bestia, ruolo che sembra appassionarlo in maniera completa, anche per aver composto le musiche. Ambientato nell’Ottocento, Galimberti con le sue composizioni ha saputo conferire al musical un tocco ideale per quel periodo. La “colonna sonora”, i cui testi sono di Luca Cattaneo, non è un semplice complemento legato allo spettacolo, ma come deve essere per un vero musical, sono l’asse trainante. Tutti i personaggi mettono in mostra ottime doti canore. Enrico Galimberti con la sua voce imponente si contrappone a quella dolce di Diletta Belleri, entrambi dotati di diversi registri di tono. Una vera sorpresa. Se le musiche colpiscono per la loro bellezza, altrettanto si può dire per la cura dei dettagli del regista. I costumi e le scenografie, ben sei, arricchiscono l’intero musical. “La leggenda di Belle e la Bestia: il musical” lascia l’amaro in bocca agli spettatori quando si giunge al finale, riportando tutti alla vita reale, ma con la certezza che l’amore è la cosa in cui credere e coltivare ogni giorno. Un messaggio di speranza salutato con entusiasmo vivo dal pubblico. La stagione teatrale di AMA Calabria continuerà con un doppio appuntamento. Giovedì 1 febbraio e sabato 3 febbraio, alle ore 21, rispettivamente al Teatro Grandinetti di Lamezia Terme e al Teatro Comunale di Catanzaro, sarà di scena Alessandro Benvenuti con la commedia “Falstaff a Windsor”, un lavoro dedicato a uno dei grandi personaggi di William Shakespeare. In questo adattamento l’eroe e l’antieroe “resuscita” a Windsor, esprimendo la natura del suo personaggio, grazie a una superba interpretazione di un attore da sempre uno dei più amati del nostro Paese.