“Trame”, insieme per tessere la legalità. Al via la tredicesima edizione del Festival di Lamezia
Al via la tredicesima edizione di Trame Festival a Lamezia Terme, il consueto appuntamento con ospiti, libri, performance, incontri, documentari sul mondo dell’antimafia. Un’edizione particolarmente ricca, quella in corso, che riempirà i luoghi del centro lametino fino a domenica e che mira a sensibilizzare il pubblico sui temi della legalità attraverso la cultura e la memoria. «A futura memoria», proprio questo il sottotitolo dell’edizione di quest’anno, diretto omaggio allo scrittore siciliano Leonardo Sciascia. Si è così gremita la Piazzetta di San Domenico, a partire dal momento dell’inaugurazione che ha visto sul parterre il presidente della Fondazione Trame, Nuccio Iovane, il direttore artistico Giovanni Tizian e poi gli ospiti Lorenzo Canova e Pietro Folena, dell’Associazione Metamorfosi, la direttrice del Museo Archeologico Lametino, Simona Bruni, la sottosegretaria del Ministero degli Interni, Wanda Ferro, e ancora Bruno Corda, direttore dell’Agenzia dei Beni Confiscati, il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, il sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro e Claudio Quaternato, Project Manager della Fondazione CDP. Subito il taglio del nastro per la mostra “Visioni Civiche. L’arte restituita” nella quale, nei locali del Museo Archeologico, si espongono ben 44 opere d’arte confiscate alla criminalità organizzata e restituite alla collettività. Orgoglioso il presidente Iovane delle strategie messe in atto per cui «attraverso la mostra possiamo far conoscere a tantissimi visitatori anche le altre bellezze stabili di questo museo, promuovendo il territorio e le sue potenzialità culturali». L’arte come «strumento di educazione civica», oltre che cura dell’anima, è il motto invece della direttrice Bruni, che sul tema non ha dubbi: «I musei sono punti di legalità nel territorio e per fare questo mestiere la costruzione di queste reti è davvero importante». Parole beneauguranti anche da Wanda Ferro, per quel tipo di impegno culturale che «testimonia la vita di coloro che hanno combattuto la criminalità e che l’hanno subita».