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Sabato 05 Ottobre 2024

Pianopoli, le Carolee svelano i misteri del passato FOTO

 
 
 
 
 

Nella verde piana lametina c'è un posto dove la vita è bella come un romanzo. Solo che qui a Pianopoli, tra boschi di sughera, leccio, lentisco e distese di ulivi, è tutto vero. All’interno dell’azienda agricola Gaetano, un antico gruppo di caseggiati ristrutturati racconta la storia di questa terra. Spazi ampi e un vero e proprio patrimonio vegetale dove poter ritrovare orizzonti liberi. Ma anche paesaggi agricoli, antiche tradizioni ed esempi di architetture storiche decisamente con un’allure contemporanea. La scoperta di questo Eden negli anni ottanta è merito di Maria e Armando Gaetano che hanno rilevato terreni ed edifici ormai in rovina con l’idea di rilanciarli. Posta su una terrazza panoramica naturale che spazia fino al mare, a 250 metri d’altezza, la proprietà unisce tenuta Gabella nel comune di Pianopoli - 45 ettari, di cui 27 olivati abbracciati ad una antica costruzione fortificata con torretta - – alla tenuta Valle del Romito, anch’essa con un antico casino circondato da 5 ettari di terreni coltivati a Carolea, nel territorio di Feroleto Antico. In seguito, inizi anni Novanta, i fratelli Clotilde e Federico Gaetano, rispettando le forme delle strutture esistenti e del paesaggio circostante, hanno ridefinito il modello di architettura tradizionale adattando l’archetipo ad un abitare in chiave contemporanea. Infatti, oggi, quei caseggiati sono diventati un meraviglioso complesso agrituristico dal nome evocativo “Le Carolee” che ha aperto le porte all’ospitalità per viaggiatori italiani e soprattutto stranieri, che vogliono connettersi con le meraviglie della natura e gustare i prodotti tipici. Il casino principale, attorniato da un giardino ben curato con degli splendidi e colorati tavoli di artigianato vietrese, ha accanto l’antica cappella, recuperata con un’accuratezza e con approccio sorprendentemente lungimirante. Il percorso abitativo interno si caratterizza per un’intrigante formulazione concettuale: la zona giorno si sviluppa al livello terra mentre una scala importante introduce al piano alto con camere da letto e aree comuni di relax e studio. La grande sala pranzo, originariamente destinata a frantoio, rivela negli arredi l’originale utilizzo del legno d’olivo mentre le pareti puntano al bianco bilanciando il forte carico cromatico del soffitto in travi lignee e dei pavimenti in cotto. «La parte bassa è ottocentesca, vi erano magazzini e depositi di ricovero del raccolto e degli attrezzi, orci e botti - racconta Tilde Gaetano - la torre con le feritoie aveva probabilmente funzione di difesa. Oggi accoglie, al piano terra, vani dispensa e piccole aperture dove riporre gli attrezzi per le cucine con, sotto, una cisterna per l’acqua». Edifici funzionali che si animavano stabilmente nei periodi di duro lavoro nei campi coltivati ad olivo, oggi veri patrimoni storici che custodiscono le memorie di un’epoca passata e la bellezza di un raro paesaggio boschivo da sughera e leccio. «L’altro casale di Valle del Romito, che fittiamo nel suo complesso - sottolinea Tilde - aveva gli stessi elementi architettonici. Lì i magazzini, che ora hanno lasciato il posto ad un arioso open space con il soggiorno e la cucina, comunicavano con l’abitazione al piano superiore attraverso una botola con coperchio ribaltabile detta “cataratta”. D’altro canto, la fitta vegetazione e le case sparse esponevano a rischi i proprietari che adottavano vari sistemi di difesa». Oggi le antiche strutture, grazie ad una attenta risistemazione, ricevono gli amanti della quiete e del verde mediterraneo. «Dell’accoglienza alle Carolee se ne occupa Giovanna Fazio - specifica Tilde - Marina Fragale, poi, segue l’agriturismo, ma anche la campagna delle olive con il frantoio che abbiamo a Feroleto. La raccolta delle olive, da ottobre a gennaio secondo il disciplinare bio, è curata da Franco Valletta dopo la massima attenzione data agli oliveti da Antonio Vescio».  

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