E’ Michele Ruol con “Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia” (TerraRossa) il vincitore della 31ma edizione del Premio Letterario «Giuseppe Berto». La cerimonia di premiazione del concorso - ideato e fondato da Cesare De Michelis nel 1988 per ricordare il nome e l’opera di Giuseppe Berto, mantenendo fede alla volontà del grande scrittore veneto che si era sempre battuto nel sostenere i giovani talenti - si è svolta in Calabria, a Capo Vaticano dove lo scrittore veneto scrisse alcuni dei suoi maggiori capolavori, in una serata evento presentata dal giornalista Giancarlo Loquenzi, accompagnato da Emanuele Trevi, presidente della Giuria, nell’ambito del festival Estate a casa Berto. Il Premio gode di un alternarsi di sedi tra Mogliano Veneto (Treviso), dove Berto nacque e Ricadi (Vibo Valentia), dove visse e oggi riposa, segno di una rinnovata sinergia tra i due luoghi ai quali Berto rimase sempre legato. «”Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia” di Michele Ruol - è scritto nelle motivazioni di assegnazione del riconoscimento - è un libro feroce e misterioso che pagina dopo pagina, dettaglio dopo dettaglio, racconta l’umano nel suo rapporto con la sventura, ricordandoci in modo spietato quanto siano fragili e transitori i significati che attribuiamo alla vita». A consegnare a Ruol il riconoscimento è stata la scrittrice e giurata Elena Stancanelli che nel 1999, al suo esordio, vinse il Berto con il romanzo Benzina (Einaudi) poi divenuto film per la regia di Monica Stambrini. La giuria è inoltre composta da Silvia Avallone; Luigi Mascheroni ed Emanuele Zinato. Presenti alla cerimonia i sindaci Nicola Tripodi (Ricadi), Davide Bortolato (Mogliano Veneto), Giorgio Copparoni, vicesindaco e assessore alla Cultura di Mogliano; Diego Bottaccin, presidente dell’Associazione Berto; Antonia Berto, figlia dello scrittore e co-direttrice di Estate a casa Berto e l’attrice Anna Ammirati. Gli altri quattro finalisti sono stati Andrea Bazzanini, L’ultima stagione (Oligo); Fiammetta Palpati, La casa delle orfane bianche (Laurana Editore); Giulio Spagnol, Charlie palla di cannone (Mondadori); Samuele Cornalba, Bagai (Einaudi). Il Premio Berto è promosso dall’Associazione culturale omonima in collaborazione con i comuni di Mogliano Veneto e Ricadi, e con il sostegno economico di Distillerie Caffo, produttore dell’Amaro del Capo.