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“U Monacu”, una docuserie di Vladimir Costabile per raccontare padre Fedele Bisceglia

La vita e la figura del frate-ultrà cosentino protagonista di una produzione sostenuta dall’Accademia di Belle Arti di Catanzaro nell’ambito del progetto Performing. Riprese in corso: sarà presentata ufficialmente nel 2026

Vanno avanti dal 2 maggio scorso le riprese de “U Monacu”, la docuserie realizzata nell’ambito del progetto Performing dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro che è un racconto corale che attraversa la vita del frate francescano Fedele Bisceglia, figura controversa e particolarmente nota nella storia recente di Cosenza.

Missionario in Africa, a lungo punto di riferimento per gli ultimi e volto noto del mondo ultras cosentino, padre Fedele, oggi 87enne, ha anche affrontato un lungo caso giudiziario conclusosi con la piena assoluzione. Un personaggio singolare e complesso, dalla biografia multisfaccettata che lo rende un soggetto degno di particolare attenzione.

Il progetto è nato da un’idea di Vladimir Costabile, docente di Regia dell'ABA di Catanzaro, che ne ha assunto sia la regia che la direzione artistica. La produzione vede coinvolti gli studenti del terzo anno del corso di Regia a cui è demandato l’impegno in scrittura, ricerca e produzione audiovisiva volto alla realizzazione di un prodotto narrativo complesso, in equilibrio tra memoria storica e linguaggi contemporanei. La produzione rientra nella sezione performativa di Performing, che promuove l’integrazione tra linguaggi artistici e tecnologie contemporanee, attraverso workshop, produzioni originali e momenti di condivisione aperti al territorio.

 La narrazione si sviluppa senza retorica, con l’intento di restituire la complessità di una vicenda personale e collettiva, che si intreccia con una pagina significativa della storia sociale della città bruzia. Si tratta della prima opera audiovisiva sulla figura del monaco-ultrà, e rappresenta un’importante occasione di riflessione pubblica attraverso lo sguardo critico e sensibile di una nuova generazione di narratori. Il progetto ha potuto contare sulla disponibilità e l’interesse di RAI Calabria, un segnale importante che apre alla possibilità di future collaborazioni tra il servizio pubblico radiotelevisivo e l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, nella prospettiva di valorizzare nuovi linguaggi, giovani talenti e storie radicate nel territorio.

«L’intento della docuserie non è solo quello di raccontare una storia, ma di restituire alla collettività la complessità, le domande e i silenzi di una vita ricca e a tratti controversa – come quella che ha vissuto padre Fedele Bisceglia. Vogliamo offrire, con uno sguardo non giudicante, una visione completa di una storia di cui in tanti hanno parlato ma che forse non è mai stata pienamente raccontata. Non si tratta quindi solo di padre Fedele, ma si tratta di raccontare il contesto sociale in cui ha operato e in cui si è costruita la sua figura», ha detto Costabile.

Il team creativo a supporto di Costabile è composto da Mauro Nigro, direttore della fotografia, Tony Perri, primo operatore, e Andrea Marotta, coordinatore editoriale e supervisore giornalistico. La crew di studenti che lavora al progetto è composta da: Antonio Vono, aiuto regista e intervistatore; Alfredo Capellupo, secondo operatore; Loris Loreti, terzo operatore; Antonio Cortese, fonico di presa diretta; Rebecca Paonessa, segreteria d’edizione; Siria Cerminara, data manager; e Nicole Cuda e Amata Gatto, assistenti di regia, logistica e organizzazione

La presentazione ufficiale della docuserie è prevista nel corso del 2026, in occasione della conclusione del progetto Performing.

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