Le evidenti ed ataviche carenze nel sistema dei trasporti costituiscono uno dei limiti principali allo sviluppo della Calabria. Un dato quanto mai scontato e ovvio, ma non sempre sufficientemente tenuto nel giusto conto dalla politica, ai vari livelli, deputata a posizionare la Calabria su livelli più accettabili in termini di infrastrutture viarie e di trasporto pubblico. In un quadro non esattamente roseo qual è quello complessivo regionale, la condizione in cui si trova l’intero Basso Ionio catanzarese è, se possibile, ancora più grave. È nel solco di queste considerazioni che s’inserisce l’ambiziosa proposta dell’associazione territoriale “0967” di estendere fino a Soverato la metropolitana veloce di superficie concepita per collegare l’aeroporto di Lamezia Terme a Catanzaro Lido. Un progetto da 300 milioni di euro che dovrà favorire la mobilità interna dei cittadini calabresi e il trasporto pubblico locale. Dagli attuali 43 minuti per il collegamento Catanzaro Lido-Lamezia Terme, ai quali si aggiungono gli ulteriori 5 minuti (ogni 30 minuti) per il servizio di navetta fra la stazione ferroviaria e l’aeroporto, si passerà a meno di mezz’ora, con la previsione, per il servizio di navetta, di minibus elettrici. Un’opera che dovrebbe imprimere un’importante accelerazione nel colmare le lacune nel settore dei trasporti che tuttora condizionano lo sviluppo della regione. Assurdo, secondo l’associazione “0967”, che l’area del Soveratese rimanga fuori da una simile progettazione, soprattutto alla luce del conclamato potenziale turistico del Basso Ionio. «Se Montepaone - spiega il presidente Antonio Sinopoli – è la cittadina che offre di più in termini di strutture alberghiere, nella zona che da Davoli arriva fino a Guardavalle si concentra il maggior numero di villaggi turistici. Il risultato è che, interrompendosi a Catanzaro Lido, dal collegamento con l’aeroporto di Lamezia Terme resterebbe fuori proprio una delle aree del Catanzarese a maggiore vocazione turistica». Portare fino a Soverato la metropolitana leggere di superficie, spiega la “0967”, avrebbe un duplice vantaggio: da un lato tutta la zona compresa fra Davoli e Guardavalle sarebbe più facilmente raggiungibile da chi atterra a Lamezia Terme, incentivando in questa maniera una maggiore affluenza di turisti che spesso, a fronte di paesaggi da paradiso, lamentano proprio la carenza di collegamenti, dall’altro potrebbe essere un buon antidoto allo spopolamento dei centri ionici. Lungo la tratta Catanzaro Lido - Lamezia Terme è, infatti, prevista una fermata a Germaneto, cuore pulsante della vita regionale per la presenza sia della Cittadella, che del Policlinico universitario, che dell’Università. «Una fermata a Soverato della metropolitana di superficie – ha sottolineato Sinopoli – significa che gli studenti che frequentano l’Ateneo catanzarese potrebbero decidere di affittare una casa in uno qualsiasi dei centri del Basso Ionio, sapendo che bastano pochi minuti possono raggiungere la sede universitaria».