Fiore all’occhiello e oasi incontaminata del territorio catanzarese, il Parco delle Biodiversità rischia però di appesantire il bilancio della Provincia. Colpa di alcune “distrazioni” degli anni passati che ora costringono l’ente con sede in piazza Rossi a correre ai ripari per evitare salassi maggiori. Il riferimento è al mancato pagamento del canone idrico per l’anno 2012. Già, perché fino allo scorso settembre nessun saldo era arrivato dopo la fattura emessa nel gennaio 2013 della società Soget, la società con sede a Pescara che si occupa della riscossione delle entrate tributarie del Comune di Catanzaro. Soget reclamava, per conto di Palazzo De Nobili, una somma di poco inferiore a 123mila euro. Non proprio bruscolini, insomma. E così, davanti alla reiterate richieste della società abruzzese, gli uffici della Provincia hanno dato il via libera al pagamento del canone idrico per la struttura che sorge in via Vinicio Cortese. Le (brutte) sorprese potrebbero non essere finite perché, assicura più di uno, gli accertamenti delle somme da incassare da parte del Comune sarebbero fermi al 2014. Leggi l'articolo completo su Gazzetta del Sud - edizione Catanzaro in edicola oggi.