Ricchezza, lavoro, sociale e cultura. Sono i punti deboli della provincia di Crotone che nell’annuale classifica sulla qualità della vita del Sole 24 Ore si è collocata alla 103esima posizione su un totale di 107.
E rispetto alla graduatoria del 2017 la vivibilità nel nostro territorio è addirittura peggiorata: negli ultimi dodici mesi è stato fatto un passo indietro di ben diciotto gradini (85esimo posto).
L’indagine pubblicata dal quotidiano finanziario è servita a scattare una fotografia delle città italiane in merito alla classifica del benessere, utilizzando 42 valori per ciascuna provincia riferiti al 2017 o all’anno in corso.
L’indicatore economico, come riporta la Gazzetta del Sud in edicola, è quello che ha fatto registrare i valori più bassi. Per quanto riguarda i depositi di denaro, il Crotonese occupa l’ultima posizione con una media di 9.500 euro; il pil pro capite si ferma a poco meno di 15 mila euro annui; la spessa media per ogni famiglia è di 1.331 euro; mentre il numero di protesti diffusi tra la popolazione sono valsi la 102esima posizione.
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