Saranno il terminale “operativo” di due provvedimenti - la cosiddetta “quota 100” in materia pensionistica e il reddito di cittadinanza in materia assistenziale - destinati a incidere sulla vita di un’ampia fetta di popolazione, gli uffici Inps di Catanzaro, come sede sia regionale che provinciale. L’impatto sarà enorme e il direttore regionale dell’Istituto, Diego De Felice, è consapevole che il personale dovrà essere implementato: «Noi siamo già in carenza d’organico perché con il blocco delle assunzioni da anni ormai abbiamo un’età media dei dipendenti di oltre 55 anni - spiega - e diversi pensionamenti in corso. Ci saranno comunque nuove assunzioni, mi aspetto complessivamente una cinquantina di unità da impiegare nei diversi uffici calabresi. Se ci daranno queste persone (giovani motivati, possibilmente calabresi per aiutare l’occupazione locale) noi le concentreremo soprattutto in queste due aree: quella del conto individuale dei contributi per la pensione quota 100 e quella dell’attività assistenziale per il reddito di cittadinanza». E ancora: «Penso che i neo assunti entreranno in servizio da maggio, visto che è già in atto una selezione concorsuale a livello nazionale che si concluderà a marzo. Si prevedono in totale circa tremila assunzioni. Noi siamo un po’ in difficoltà e speriamo comunque di essere pronti a breve per l’attuazione dei nuovi provvedimenti». «Come ha già precisato il ministro Bongiorno - aggiunge - il blocco delle assunzioni e quindi la possibilità di assumere solo da novembre, riguarderebbe solo le autorizzazioni 2019 e le assunzioni decise in precedenza dovrebbero essere fuori dal blocco». Leggi la versione integrale dell’articolo su Gazzetta del Sud – edizione Catanzaro in edicola oggi.