Se le cose non vanno, spesso è perché la catena di comando ha un vertice fragile o del tutto assente. Vale anche per la sanità, che in Calabria sconta un lungo blocco delle assunzioni e del turnover. All'ospedale Pugliese per anni sono mancati diversi primari “titolari” con conseguenze nefaste anche in termini di emigrazione sanitaria. Il trend si è invertito con il via libera all'assunzione dei ruoli apicali decretato dall'ex commissario al Piano di rientro Massimo Scura, che ha autorizzato a più riprese il reclutamento dei direttori di struttura complessa tenendo conto anche dell'organigramma di massima della costituenda Azienda unica Mater Domini-Pugliese-Ciaccio. Per quanto riguarda il Pugliese-Ciaccio, i decreti più recenti riguardano l'assunzione, previo concorso, di tredici primari alcuni dei quali nei mesi scorsi già selezionati e nominati, come i nuovi vertici di Ematologia (Stefano Molica), Pronto soccorso (Giuseppe Masciari), Ortopedia/traumatologia (Enzo Macrì), Radiologia (Bernardo Bertucci), Fisica sanitaria (Antonella Anoja), Servizio trasfusionale (Adalgisa Brescia), Neonatologia (Maria Lucente), Neurologia (Umberto Cannistrà), Odontoiatria (Romeo Carnevali). Ancora da selezionare, invece, i primari di altre quattro strutture complesse: Medicina generale, Chirurgia generale. Laboratorio di analisi e Oncologia. In questi giorni sono state individuate dall'Azienda le commissioni concorsuali. Imminente, riporta la Gazzetta del Sud in edicola, anche il concorso per la direzione della struttura complessa di Laboratorio di analisi chimico cliniche.