"Sia la Regione a farsi carico dei costi aggiuntivi per il conferimento dei rifiuti, l'aumento non venga scaricato sui cittadini". L'appello arriva dall'Ambito territoriale ottimale (Ato) di Catanzaro presieduto da Sergio Abramo, che all'unanimità dell'assemblea dei sindaci ha deciso di non aumentare la tariffa sui rifiuti, la Tari, che rischiava una impennata in conseguenza dell'aumento dei costi di conferimento pattuito tra Regione e Sovreco, la società che gestisce l'unico impianto attivo in Calabria, a Crotone: da gennaio, infatti, quando le competenze in materia di rifiuti sono passate dalla Regione agli Ato, Sovreco ha garantito lo smaltimento dei rifiuti provenienti dagli impianti di trattamento pur non avendo ancora sottoscritto il relativo contratto. Da qui la trattativa per stabilire il nuovo prezzo, ritenuto dalla società non più adeguato quello di 72,99 euro a tonnellata. Il punto d'incontro è stato infine trovato in 105 euro. Ma assieme all'accordo è arrivato lo spettro dell'aumento della Tari. Leggi la versione integrale dell’articolo su Gazzetta del Sud – edizione Catanzaro in edicola oggi.