L’acqua un diritto primario essenziale. Ma solo a parole. Nei fatti, secondo una nota diffusa dal Codacons, a Catanzaro gli sprechi e le inefficienze della rete idrica hanno contribuito e contribuiscono ad un considerevole aumento nelle bollette. Non a caso proprio per le inefficienze ogni famiglia paga 1/3 del costo medio annuale. Nella città capoluogo di regione - afferma Francesco Di Lieto, vicepresidente nazionale del Codacons - la dispersione di acqua che avviene nel dedalo di tubature e condutture che si snodano sotto la città, è in media del 45%. "E così ogni anno questo spreco si traduce in un costo di 50 euro per abitante che ci ritroviamo in bolletta. Non certo una sciocchezza anche alla luce delle tariffe attuali, che in media, secondo l’associazione, sono di 350 euro all'anno per una famiglia composta da quattro persone". "A non essere aumentati - prosegue Di Lieto - sono gli investimenti per risanare le tubature e le condutture. E che la rete abbia urgenza di interventi di riparazione e bonifica, lo dimostrano le continue perdite (che paghiamo) che si verificano a cadenza quotidiana".