"Il livello di tassazione e il livello del costo del lavoro va abbassato, se vogliamo una ripresa. E poi bisogna fare investimenti produttivi". Lo ha affermato il presidente nazionale di Confartigianato Imprese, Giorgio Merletti, parlando con i giornalisti a Lamezia Terme (Catanzaro), a margine di un dibattito organizzato dalla sua organizzazione sul tema dell'edilizia sostenibile. Rispondendo a una domanda sull'attuale situazione economica nel Paese, Merletti ha osservato: "Quando nel 2018 venne detto che sarà una manovra espansiva, abbiamo detto 'va bene', perché anche noi nelle nostre imprese quando facciamo un investimento lo facciamo a debito. Però poi lo ripaghiamo lavorando. Se facciamo investimenti improduttivi mangiamo capitale e a quel punto si fallisce. Non è sicuramente con la Quota 100 e con il Reddito di cittadinanza che si fanno investimenti produttivi. Si corre il rischio - ha proseguito il presidente nazionale di Confartigianato Imprese - di buttar via soldi. In tempi non sospetti definii il Jobs Act un sedativo costosissimo, mai nessuno mi ha dimostrato il contrario. Non siamo andati bene". "Noi dobbiamo creare lavoro e dove lo creiamo in un paese dove ci sono le piccole e medie imprese? Nelle piccole e medie imprese". A dirlo è stato il presidente nazionale di Confartigianato Imprese, Giorgio Meletti, parlando con i giornalisti a margine di un dibattito a Lamezia Terme (Catanzaro). "Quando c'era il Reddito di inclusione, al governo era il Pd, nel 2017, dicevamo no. Noi - ha sostenuto Merletti - siamo per il lavoro di cittadinanza, l'abbiamo sempre detto, ancor prima che venisse formato il governo gialloverde, l'abbiamo detto a Di Maio a Milano ancor prima che diventasse ministro. Abbiamo detto che sul Reddito di cittadinanza non ci siamo, perché puntiamo al lavoro di cittadinanza. Con 5,6 miliardi, che è il costo del reddito di cittadinanza, quanto lavoro di cittadinanza avremmo prodotto? Così - ha proseguito il presidente di Confartigianato Imprese - con il lavoro si dà dignità a una persona, non con l'assistenzialismo. Poi, le povertà vanno combattute, ma non può essere per tutta la vita. Noi dobbiamo creare lavoro e dove lo creiamo in un paese dove ci sono le piccole e medie imprese? Nelle piccole e medie imprese, che sono al Sud, al Centro, al Nord: non ci sono santi, è questa l'unica strada. È un paradosso che noi abbiamo recepito una legge imposta dall'Europa del 2008 e l'abbiamo approvata all'unanimità, ma adesso - ha concluso Merletti - è disattesa". "La discussione di questi giorni sull'autonomia differenziata è assolutamente pericolosa per i risvolti che puo' avere e anche miope per chi pensa di rappresentare gli interessi del Nord". Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, intervenendo al dibattito. A parere del governatore calabrese "pensare di innescare un meccanismo per cui il Sud viene lasciato a se stesso attraverso l'uso del gettito fiscale delle regioni in cui viene prodotto, bypassando gli strumenti costituzionalmente sarebbe necessario alimentare e rafforzare significa mettere un germe di disarticolazione del Paese e determinare una condizione di complessivo indebolimento del Paese. Il Sud - ha concluso Oliverio - può essere un fattore di crescita se si investe con una strategia e una visione precisa".