Due pesi e due misure. O meglio, tanti pesi e tante misure. Quasi a rimarcare le differenze di trattamento in un'area della Calabria potenzialmente straordinaria, ma vittima da anni di una “depressione” che la relega in fondo a tutte le graduatorie e non le consente di sviluppare adeguatamente la sua principale risorsa, il turismo. Tanto basti per sintetizzare che tassa di soggiorno che il Consiglio comunale di Vibo Valentia si appresta ad approvare costituisce l'ennesima mazzata sulle categorie più deboli e sul turismo che già latita lungo la costa vibonese. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud