Le segreterie regionali calabresi di Fai, Flai e Uila esprimono "forte preoccupazione per i tagli programmati dalla legge di stabilità, approvata dal Consiglio dei Ministri ed ora in discussione al Senato, in seno alla forestazione calabrese. Un comparto che da anni è vittima di pesanti riduzioni per quanto riguarda le risorse finanziarie messe a disposizione e che invece necessita di maggiori attenzioni".
"La superficie del nostro territorio interessata dal pericolo di frane e alluvioni - prosegue la nota dei sindacati - è in costante aumento, con 400.000 persone che vivono in aree minacciate dal dissesto idrogeologico, drammatica situazione che impone una seria riflessione da parte di tutti gli attori istituzionali ed associativi, una battaglia comune per contrastare le gravi condizioni di degrado del territorio. Per questi motivi non possiamo tollerare quanto contenuto nel testo della legge di stabilità e opporremo tutte le iniziative in nostra forza per contestare queste previsioni. Riteniamo che mettere in sicurezza il territorio e fare opera di prevenzione sia il solo modo per garantire quel diritto alla sicurezza di cui anche le popolazioni calabresi sono titolari".
"Siamo convinti dell’assoluta urgenza di predisporre strumenti e risorse per sostenere un comparto che riteniamo strategico per la sicurezza e la crescita dell’intera Regione, mentre i tagli previsti dall’esecutivo nazionale mettono a rischio quei posti di lavoro che ogni giorno si fanno carico della tutela del patrimonio ambientale e boschivo calabrese", scrivono le sigle sindacali.
"Avviare politiche per la salvaguardia del territorio e tutela ambientale significa anche interrompere l’emorragia demografica che da troppi anni interessa i borghi delle aree interne calabresi, fare prevenzione e manutenzione del territorio per evitare frane e incendi. Da oggi, e per le successive due date della mobilitazione, saremo presenti alle manifestazioni nazionali a Roma in piazza Santi Apostoli per chiedere al governo nazionale un impegno concreto per la difesa e l’incremento dei livelli occupazionali in un settore che già oggi è in forte sofferenza, mentre agli onorevoli deputati e senatori calabresi rinnoviamo l’invito di fare delle ragioni della nostra terra le loro ragioni ed intervenire sul testo in sede emendativa", si legge nella nota.
"Dobbiamo agire e farlo subito, per la tutela dell’ambiente e della valorizzazione del lavoro forestale puntando sulla qualità del presidio umano delle aree interne e programmando quel ricambio generazionale di cui il settore ha vitale bisogno", concludono le segreterie unitarie di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil.
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