Attesa febbrile per la riapertura di negozi, bar e ristoranti, ma la normalità è attesa anche per il trasporto pubblico. È ancora presto per sapere quando sarà possibile muoversi più liberamente anche tra regioni. Qualcosa però è già in via di miglioramento. La Fase 2 ha rotto il lockdown anche in Calabria e Trenitalia riporta un dato che evidenzia un incremento dei convogli pari quasi al doppio di quanti ne circolassero nella fase 1. Dal 22 al 37 per cento: questi i numeri di un cambio di passo che dovrebbe essere ancora più spedito da lunedì. Toccherà al ministero dei Trasporti dettare la linea, ma il progressivo allentamento delle misure anti-contagio lascia immaginare che la strada verso una mobilità migliorata sia segnata. Il fatidico 100 per cento è ancora lontano, ma la riconquista della quotidianità sulle rotaie passa anche da qui come dimostra il ritorno sui convogli del 5,8 per cento di utenti calcolato sui numeri antecedenti alla pandemia. I dati si riferiscono al servizio offerto da Trenitalia, la società che nel primo giorno di rottura del lockdown ha fatto viaggiare 966 passeggeri calabresi.
Il riempimento medio dei treni calabresi poi fa registrare una percentuale pari all'11 per cento della capienza da considerarsi calcolata in base alla nuova disponibilità garantita. Sì, perché il distanziamento sociale impone il dimezzamento dei posti a sedere. Sicurezza prima di tutto, insomma e Trenitalia fa sapere che «è in corso l'allestimento su tutta la flotta di marker sui sedili da non occupare, segnaletica sulle porte per la salita e la discesa dei viaggiatori e le indicazioni a terra per indicare ai passeggeri l'uscita più vicina e la distanza da tenere con gli altri passeggeri». Sanificazioni e igienizzazioni sono state potenziate nel segno di una responsabilità bipartisan perché sui treni si sale soltanto «indossando sempre la mascherina, rispettando distanze, indicazioni e informazioni, essendo collaborativi sui convogli e nelle stazioni, ma anche utilizzando percorsi e porte di ingresso e uscita dai treni come indicato dai pannelli informativi». Precauzioni simili, ma ancor più stringenti sono state adottate dalle Ferrovie della Calabria. Riduzione dei posti a sedere anche su treni e autobus regionali, dunque. In questo caso, la riduzione riguarda addirittura i due terzi degli spazi. Carrozze vuote o quasi, insomma, e nessuna deroga. Tutela della salute in pole al punto che anche i guanti sono d'obbligo.
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