Dopo le proteste della scorsa settimana in cui le sigle sindacali che rappresentano i venditori del mercato soveratese chiedevano la riapertura, il Comune di Soverato ha ceduto. I venditori ambulanti avevano ragione. Il mercato poteva riaprire adeguandosi come qualsiasi altro esercizio commerciale alle nuove normative anti Covid. Gli ambulanti che sono stati i primi a veder sospese le loro attività, sono stati gli ultimi a riaprire e la vendita itinerante torna a Soverato con una giornata di sperimentazione che il Comune sceglie di non pubblicizzare. Il primo test si archivia senza troppe criticità, proponendo nella riduzione della superficie di vendita il rispetto delle norme sul distanziamento sociale. Banchi più piccoli, meno venditori e anche meno clienti nel giorno della riapertura che rende evidente le trasformazioni di quello che per anni è stato l'appuntamento più frequentato della città. La novità assoluta è il personale dedicato alla vigilanza, una sorta di “Covid manager” istruito per dare indicazioni alla clientela. Distanza di almeno un metro da venditori e altri acquirenti, uso obbligatorio di mascherine e guanti e gel igienizzante a disposizione gratuitamente per i frequentatori del mercato. Tutto per garantire l'obiettivo di dimostrarsi all'altezza della fiducia accordata dal sindaco Ernesto Alecci. A fornire le informazioni sui comportamenti da adottare, anche l'inedita segnaletica di sicurezza che impone l'accesso alle vendite con indosso dispositivi di protezione individuale. E si è pensato proprio a tutto anche con l'installazione di cestini in cui riporre guanti usati. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Catanzaro