Quarantotto giorni di tempo per onorare le scadenze e riportare gli studenti in aula rispettando tutte le disposizioni emanate per contrastare la diffusione del Covid-19. È il tempo dettato dalla delibera attraverso la quale il presidente della Provincia di Catanzaro, Sergio Abramo, ha licenziato le schede progettuali stilate per dar corso agli interventi di adeguamento e adattamento funzionale necessari a garantire il distanziamento tra gli studenti. Sullo sfondo i finanziamenti, messi in campo a livello nazionale per fronteggiare la pandemia, che consentiranno alla Provincia di Catanzaro di affrontare l'emergenza spendendo 750mila euro.
Sono questi i termini di una vera e propria corsa contro il tempo che a Palazzo di Vetro puntano a vincere attraverso le determinazioni di una delibera, immediatamente eseguibile, che il numero uno dell'ente ha approvato su proposta del dirigente del settore Edilizia e programmazione scolastica, Floriano Siniscalco. Spazi da adattare, arredi e attrezzature scolastiche da fornire per ben 37 istituti scolastici nelle cui aule si forma un esercito di studenti in fibrillazione per il lento ritorno alla normalità perduta a marzo. Dal capoluogo all'hinterland passando per le aree del Soveratese e del Lametino, insomma, la riconquista dei banchi non sarà indolore. Sì, il risvolto economico di una pandemia che proprio a ottobre potrebbe presentare il temuto conto di una seconda ondata di contagi c'è e si vede. Tra costo dei lavori ritenuti irrinunciabili, oneri di sicurezza, manodopera e Iva quasi la metà dei fondi disponibili saranno destinati alle 19 scuole superiori del Catanzarese. A fare la parte del leone con cifre che oscillano tra i 25 e i 66mila euro però sono quattro realtà del capoluogo ovvero il convitto “Galluppi”, l'Istituto magistrale “Cassiodoro” del quartiere marinaro, il liceo classico “Galluppi” e l'Istituto tecnico professionale “Ferraris”.
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