«Abbiamo intrapreso un percorso di esplorazione per valutare l’interesse di soggetti terzi a rilevare le attività della Abramo customer care». E’ quanto ha comunicato l’azienda di call center alle organizzazioni sindacali nella giornata di oggi e che dunque da questo momento è ufficialmente sul mercato.
La notizia è stata a sua volta girata da Fistel Cisl, Uilcom Uil e Slc Cgil ai propri associati. La Cisl afferma di non sapere ancora se l’azienda sarà venduta interamente o divisa per rami. Identica perplessità espressa anche da Uil: «La vendita verrà gestita nella procedura di concordato ed i dettagli verranno riportati nel piano che dovranno depositare nella cancelleria del Tribunale di Roma nelle prossime settimane. Ancora non ci è stato specificato se verrà venduta l’intera azienda o se verrà divisa in rami. Verificheremo se alle dichiarazioni di intenti seguiranno i fatti, visti gli improvvisi e repentini cambi di rotta a cui questa azienda ci ha abituati».
Abramo ha inoltre comunicato ai sindacati come intenderà procedere con le retribuzioni dovute ai dipendenti. «Circa i pagamenti degli stipendi - riportano i sindacati - ci hanno confermato che, come da noi richiesto, verrà anticipata una parte della retribuzione di novembre già nel mese in corso (si presume almeno il 50% entro il giorno 20), la restante parte verrà erogata nelle prima settimana di dicembre. Vi ricordiamo che il 30% residuo della retribuzione di settembre, la retribuzione di ottobre e i 10/12 (dieci dodicesimi) della tredicesima sono al momento congelati e verranno pagati successivamente all’omologazione del piano di concordato con i tempi e le modalità ivi specificate. La parte di tredicesima maturata negli ultimi 2 mesi dell’anno verrà retribuita a dicembre».
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