«Ho dichiarato che siamo molto ansiosi di vedere questa riforma. Non abbiamo ancora un testo, quindi non possiamo dare nessun giudizio». Così il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, parlando con i giornalisti a Catanzaro a margine di un incontro alla Regione Calabria, con riferimento alla riforma fiscale. "Noi - ha aggiunto Bonomi - ci aspettiamo una riforma organica, lo dichiariamo da tempo, una riforma del fisco ha senso se è organica. E se parliamo di fisco di impresa noi pensiamo che sia da cambiare il paradigma: cioè, non più un fisco volto solo a essere visto come gettito fiscale per lo Stato, ma un fisco amico - così è stato dichiarato - delle imprese, di chi vuole fare, che premi chi investe, che premi chi capitalizza le proprie imprese. Se invece - ha concluso il presidente di Confindustria - si pensa di utilizzare il fisco di impresa come leva invece per le assunzioni, noi invece crediamo che sia un’altra la strada, che sono le decontribuzioni. Lo auspico, è stato dichiarato questo, adesso aspettiamo di vedere i testi».
Sul naufragio di Cutro: "Serve momento di grande riflessione"
«Noi dobbiamo ragionare nel merito delle cose, evitare le polemiche. Purtroppo il tema dell’immigrazione è a seconda di come tu lo affronti: o sei xenofobo o sei xenofilo. Io credo invece che proprio Cutro ci deve far riflettere tutti». "Dispiace - ha aggiunto Bonomi - che l’immagine della Calabria, del suo mare, siano associate alla morte, questa è una cosa che dovrebbe far riflettere tutto il Paese. Credo che da qui si possa lavorare insieme su come pensare a una politica dell’immigrazione a tutto tondo che tenga conto della parte lavorativa, sociale, di cittadinanza, di inclusione. Quindi - ha concluso il presidente di Confindustria - penso che sia un momento di grande riflessione del Paese».
Sull'autonomia differenziata: "Va fatta, ma riflettere nel merito"
«Confindustria è stata molto chiara sull'autonomia differenziata: è in Costituzione e quindi va fatta. Credo però che le 23 materie che sono state decise 22 anni fa, con tutto quello che è successo specialmente negli ultimi 3 anni dalla pandemia in poi, ci fanno ragionare che forse vanno riviste». "Faccio un esempio: il commercio internazionale. In un momento in cui - ha ricordato Bonomi - abbiamo una sfida di competitività con Stati Uniti e Cina, lo affrontiamo per singole Regioni? I grandi assi viari li affrontiamo per singole Regioni? Ho fatto l’esempio nei prossimi 18 anni per 4 mesi il Monte Bianco sarà chiuso per manutenzione: è un problema del presidente della Regione Valle d’Aosta o è un problema per tutta l’Italia? Quindi - ha proseguito il presidente di Confindustria - io credo che si possa fare una riflessione nel merito. Ribadisco: è in Costituzione e va fatta. Teniamo però conto - e su questo devo dire che il governo è intervenuto rispetto alla prima bozza - che avevamo detto che se vuoi andare sui Lep e risolvere le diseguaglianze, non puoi farlo in varianza di finanza pubblica, perchè devi aiutare coloro che devono migliorare i propri livelli essenziali di prestazioni, e in effetti è stato modificato perchè bisogna mettere delle risorse per consentire di lavorare sulle diseguaglianze che abbiamo in questo Paese, che - ha concluso Bonomi - sono evidenti».
"Rigassificatore di Gioia Tauro strategico per l'Italia"
«Penso che il rigassificatore di Gioia Tauro sia un’infrastruttura strategica nazionale, perchè non vorrei che, venuta meno la tensione, adesso tutti noi ci rilassiamo e poi invece ci ritroveremo magari con un altro problema». "Teniamo conto - ha aggiunto Bonomi - che non era un progetto incentrato solo sul rigassificatore ma prevedeva la costruzione di una piastra del freddo che è fondamentale per un paese come l’Italia e in particolar modo per una regione della Calabria fa dell’agroalimentare uno dei suoi prodotti di punta. Io quindi - ha concluso il presidente di Confindustria - credo che sia un progetto attuale e sul quale bisogna lavorare tutti».
Sul progetto «Agenda Calabria»: "Lavorare insieme, pubblico e privato"
«La prima cosa da fare è lavorare insieme, pubblico e privato, e oggi questo è un esempio di come pubblico e privato insieme possono fare davvero qualcosa per il proprio Paese». «E' un progetto importante - ha sostenuto Bonomi . non solo per i calabresi. Settanta pagine, un dono da parte dell’industria italiana e calabrese, a una regione che - sappiamo - può dare tanto e da cui noi ci aspettiamo tanto».