L’economia torna a correre nella città di Soverato dove il fine settimana appena trascorso segna il primo vero weekend estivo per il numero di presenze nei locali della cittadina. La volata però del settore rischia di scontrarsi con le difficoltà di reperimento del personale. A mancare all’appello sono cuochi, pizzaioli e anche camerieri, in un fenomeno che spinge le imprese cittadine a puntare sulla conduzione familiare per tentare di arginare il problema. Il paradosso è servito sulle tavole di stabilimenti balneari e ristoranti sul lungomare ionico da cui arriva il grido d’allarme degli imprenditori. Sempre più persone non sembrano essere interessate a lavorare come camerieri e soprattutto a farlo con accordi occasionali. Il mercato insomma non riesce a trattenere sul territorio neppure i giovani che si formano in una delle più importanti scuole alberghiere della regione che ha sede proprio nella città soveratese. A lanciare un appello sono i sindacati e in particolare la Uiltucs Calabria a margine di un incontro con la componente della segretaria nazionale Samantha Merlo. «È necessario fare un salto culturale, perché è di questo che si parla - spiega la segretaria regionale di Uiltucs Calabria Caterina Fulciniti - abbiamo raccolto segnalazioni connesse con la mancanza di pari opportunità del settore che si legano alla nostra proposta di inserire in contrattazione un garante della parità che possa invertire il tasso di perdita del lavoro femminile che è in Calabria come in tutta Italia è significativamente superiore a quello maschile. Un secondo aspetto è legato al rinnovo dei contratti e all’applicazione dei contratti nel settore turistico-alberghiero in cui le paghe rimangono basse e in cui si applicano spesso contratti part time che vanno anche oltre le ore di un lavoro supplementare e straordinario». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro