Una città al “verde” sul fronte dei bilanci non può, tuttavia, trascurare “il verde” pubblico, ovvero, la gestione di ville e parchi comunali che, in realtà, spesso appaiono agli occhi indignati dei residenti, in condizioni pietose. Ma tant’è. Le cifre vengono stanziate, i lavori eseguiti, le fatture di chi gestisce il servizio, necessariamente, pagate.
E non sono proprio noccioline, alla luce dell’avviso esplorativo, figlio del progetto di manutenzione del verde, della custodia di ville e parchi comunali, risalente alla scorsa primavera, con cui si è deciso di devolvere alla causa – Pantalone probabilmente si arrabbierà ma poco importa – 111mila euro, salvo indire una gara d’appalto per l’affidamento del servizio.
Gara che – stando a quanto riferiscono fonti accreditate presso gli irraggiungibili e indaffaratissimi uffici di palazzo “Luigi Razza” – sarebbe pronta ormai da mesi, ma ancora deve vedere la luce. Così, di mese in mese, l’Ente – gravato da un debito che ancora, nonostante i “miracoli”, ammonta a quasi 31 milioni – si ritrova a pagare l’impresa che ha partecipato al… progetto. L’ultima rata, che sfiora i 15mila euro, se si comprendono anche gli oneri fiscali, è stata versata qualche giorno addietro. Il tutto per il periodo compreso, a cavallo tra ottobre e novembre dell’anno in corso.
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