Dotare la città di un piano strutturale comunale, che superi le previsioni del vecchio Prg, diventa strategico non solo in chiave urbanistica ma anche economico-commerciale. Il documento preliminare è un passo in avanti ma nel corso dei prossimi mesi, quando muterà in Psc, si arricchiranno i contenuti e le previsioni di uno strumento che indica le vocazioni delle varie parti del capoluogo. Ecco perché l’amministrazione comunale sta anche procedendo senza precipitazione sul fronte della revisione di alcuni piani come quello del commercio. Quello esistente risale addirittura al 2008. era un altro mondo, un’altra economia, persino un’altra società e, quindi, una Catanzaro del tutto differente, anche nelle prospettive demografiche. In poco più di 15 anni gli scenari sono stati stravolti. Non a caso in una conversazione con la Gazzetta del Sud, qualche settimana fa, l’assessore comunale alle Attività economiche Antonio Borelli aveva definito come «antistorico» voler accelerare la ridefinizione del piano a strettissimo giro, peraltro basandosi su un Prg del 2002.
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