Oggi precari, domani vecchi e poveri. Ecco il futuro dei nostri giovani guardando alla tanto agognata pensione. Quella che per chi inizia oggi a lavorare arriverà, stando alle ultime proiezioni, solo oltre i 70 anni”.
Così il segretario provinciale della Cisal di Vibo Valentia, Vitaliano Papillo, secondo cui “si tratta, come rimarcato a livello nazionale nelle ultime ore dal nostro Segretario generale, Francesco Cavallaro, di un’emergenza che bisogna affrontare con urgenza. Servono misure strutturali che consentano di guardare al futuro pensionistico con una tranquillità che oggi obiettivamente è preclusa, soprattutto a giovani e donne.
La situazione in Calabria, e in maniera particolare in provincia di Vibo Valentia, con alti tassi di disoccupazione, lavoro intermittente e disuguaglianze profonde, rende ancora più urgente la necessità di interventi concertati e risolutivi. Serve più lavoro di qualità ed una profonda riforma complessiva del sistema previdenziale che dia dignità a chi ha lavorato una vita e renda meno fosco il futuro delle nuove generazioni, andando a revisionare le regole generali delle leggi Dini/Fornero nonché i criteri di calcolo degli assegni pensionistici. È inaccettabile - conclude Papillo - che un under 35 possa andare in pensione a 70 anni suonati con un assegno che sfiora la soglia della povertà”.
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