Il report diffuso nella giornata di giovedì da Bankitalia sull’andamento annuale dell’economia calabrese ha preso in considerazione anche il turismo. Secondo dell’Osservatorio regionale sul Turismo, nel 2023 le presenze sono cresciute del 3%, in rallentamento rispetto all’anno precedente. Tale incremento ha riguardato principalmente gli stranieri, pressoché immutate le presenze di italiani. Sono ancora lontani, poi, i livelli di presenze registrati nel periodo precedente alla pandemia, con un differenziale da colmare di circa 2mln di presenze (20% del totale) rispetto al 2019.
La fotografia regionale offerta dall’Osservatorio e riportata da Banca d’Italia evidenzia anche come all’aumento degli arrivi si sia contrapposta una riduzione dei tempi di permanenza media. Allo stesso tempo, il numero di passeggeri transitati per gli aeroporti regionali ha fatto segnare un recupero sostanziale rispetto al periodo pre-pandemico per i voli domestici, mentre quelli esteri sono stati inferiori del 20% rispetto al 2019.
Approfondendo il dato per provincia, Catanzaro e il suo hinterland hanno fatto registrare la terza migliore performance tra le cinque province calabresi con un +8,47% sugli arrivi rispetto al 2022. Meglio hanno fatto Vibo Valentia (+13,42) e Reggio Calabria (+9,44), peggio Cosenza (+3,59) e Crotone (addirittura in flessione di 1,59 punti percentuali). Lontani i livelli di arrivi, in termini assoluti, rispetto all’ultimo anno prima della pandemia: Catanzaro registrava 353mila arrivi contro i 288mila del 2023, Cosenza 743mila contro 612mila, Crotone 153mila contro 116mila, Reggio Calabria 191mila contro 248mila. Unica provincia a superare i livelli prepandemici è stata Vibo Valentia con 424mila presenze contro le 400mila del 2019.
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