L’intelligenza artificiale che non spaventa. Un nuovo orizzonte della creatività da abbracciare con entusiasmo e da considerare l’ennesima frontiera da abbattere nella società dei saperi e delle conoscenze avanzate. Ma soprattutto, l’intelligenza artificiale come strumento inalienabile, fulcro dei nuovi processi aziendali e professionali. Hanno individuato la suggestiva sala convegni “Antonino Murmura” del Valentianum, a Vibo, i commercialisti e i dottori contabili guidati da Antonino Daffinà, per analizzare, insieme ai Consulenti del lavoro, alla categoria degli avvocati ed alla Camera di Commercio di Catanzaro-Vibo-Crotone, un tema quanto mai scottante ed estremamente stimolante, per giovani e meno giovani. Una questione, affrontata da diversi esperti di livello nazionale, sulla quale proprio Tonino Daffinà, commercialista di lungo corso sul territorio provinciale, ha voluto soffermarsi in apertura dei lavori, al cospetto di esperti del settore ed autorità istituzionali. “L’impatto con l’intelligenza artificiale –ha esordito Daffinà –non può e non deve spaventarci. D’altronde, essa investe ormai tutti i campi del sapere ed ogni categoria professionale. Di conseguenza, si farà spazio –anzi, se lo sta già facendo –pure tra i dottori commercialisti, divenendo uno strumento che dovremo imparare ad usare al meglio, condividendone i vantaggi che inevitabilmente apporterà alla nostra categoria”. Insomma, bando a quell’idea abbastanza desueta secondo cui l’innovazione può in qualche modo incidere in negativo sulle professioni. Piuttosto, “servirà in noi tutti la consapevolezza del fatto che da qui in avanti saremo consulenti fiscali più che altro. Una transizione verso una sorta di new deal che per i giovani sarà più agevole –inutile nasconderlo –mentre gli altri dovremo adeguarci e conviverci senza farci impressionare”. Non ha esitato Daffinà, a fare un flash back pure rispetto ai radicali stravolgimenti che hanno mutato dalle radici il mondo delle professioni dagli anni ’80 ad oggi. “Quarant’anni addietro –ha sottolineato il presidente dei Commercialisti e dei dottori contabili vibonesi –quando apparvero i primi computer, eravamo tutti molto preoccupati del fatto che la contabilità, allora fatta a mano, fosse sottoposta a nuovi processi telematici ed informatici; intorno al 2000, quando internet ha improvvisamente invaso i nostri studi, eravamo molto curiosi e al tempo stesso preoccupati per capire gli effetti del lavoro in rete. Ebbene, nel primo caso e nell’altro, possiamo oggi dire che sono strumenti digitali e reti informatiche di cui nessuno potrebbe oggi fare a meno. Ebbene –ha concluso Daffinà –sarà così anche nel caso dell’intelligenza artificiale. Tra qualche anno, nemmeno ad essa sapremo più rinunciare. Anzi la utilizzeremo al meglio per garantire servizi migliori ai nostri clienti”. Considerazioni capaci di stimolare non poco un dibattito, moderato da Vincenzo Morelli, che ha visto protagonisti pure i giovani ed arricchite le relazioni degli esperti, a cominciare da Carla Angius. “L’intelligenza artificiale –ha sottolineato dal canto suo Aurora Russo, presidente dei Giovani commercialisti –rappresenta una leva strategica, un’opportunità di crescita. E’ un fenomeno dinanzi al quale professionisti ed imprese non possono rimanere fermi. Possiamo immaginarla, quindi, come un valido e iperattivo collaboratore che però non offrirà prodotti finiti. Da qui la necessità del valore umano , del professionista, dell’imprenditore qualificato che rimarranno comunque –ha concluso la giovane presidente dei Commercialisti vibonesi –una figura centrale”. Al confronto, protrattosi per l'intera mattinata odierna, hanno offerto il proprio contributo, tra gli altri, il consigliere nazionale dei commercialisti Fabrizio Escheri, che ha puntato sugli “algoritmi”, Francesco Biacca, presidente del Terziario innovativo e Ict di Confindustria, Alessia Longo, Digital promoter della Camera di commercio di Catanzaro-Crotone-Vibo; e ancora, il coordinatore regionale dei Commercialisti Stefano Poeta e la presidente del Rotary Club Hipponion Vibo, Eleonora Cannatelli. Presenti anche Antonio Repaci, consigliere Cnocec, e Luisa Santoro, assessore del Comune di Vibo.