Euro 2020, la mascotte dell'Italia è una “creatura” del lametino di adozione Carlo Rambaldi
Una mascotte da Oscar per gli Europei di calcio: si tratta di un bozzetto che Carlo Rambaldi disegnò nel lontano 2007 e che poi consegnò a Gabriele Gravina, attuale presidente della Figc (Federazione italiana giuoco calcio). Dopo essere stato ben custodito per 14 anni ha visto finalmente la luce ed è diventato la mascotte degli Europei di calcio, in corso in questi giorni. Il bozzetto, poi ricostruito in 3D raffigura un simpatico cucciolo di pastore maremmano dalla faccia sorridente e coccolona. Il cucciolo veste la divisa degli Azzurri e tiene sottobraccio un bel pallone da football. La realizzazione del progetto ha coinvolto in pieno la Fondazione Rambaldi, presieduta da Victor e Daniela Rambaldi, figli del grande maestro del cinema vincitore di tre premi Oscar. A sviluppare il bozzetto in 3 D l’artista Fabio Dal Molin del team Atelier della Fondazione che ha come responsabile eventi Giuseppe Lombardi. La creazione del grande genio degli effetti speciali del cinema è esposta in questi giorni a Casa Azzurri a Roma dove la Figc ha dedicato un'area espositiva alla Fondazione Carlo Rambaldi ed alla Rambaldi Promotions. Il cucciolo di pastore maremmano rimarrà per sempre la mascotte della Nazionale.