Una star dell’opera lirica internazionale, capace di uno straordinario e raffinato show di arte vocale e teatrale, fra talento musicale e istinto scenico. Lui è Vittorio Grigolo: il tenore, che ha incantato il pubblico di tutto il mondo con la sua voce, domani, 13 agosto, sarà al Parco Archeologico Scolacium di Borgia, in provincia di Catanzaro, per un eccezionale evento di Armonie d'Arte Festival, ideato e diretto da Chiara Giordano. Il Festival, giunto alla XXII edizione, promuove un’idea complessa di Bellezza, quale positività funzionale e condivisa che, nella possibile intersezione di generi e stili artistici diversi, rappresenta un profondo e potente sistema valoriale ed esprime un rinnovato umanesimo. Armonie d'Arte ha ospitato negli anni i più importanti nomi del panorama culturale internazionale: Riccardo Muti, Zubin Mehta, Josè Carreras, Pat Metheny, Stefano Bollani, Chick Corea, Wynton Marsalis, Gilberto Gil, Paolo Fresu, Salvatore Accardo, Uto Ughi, Nicola Piovani, 2 Cellos, David Garrett, solo per citarne alcuni. La location che ospiterà l'evento sarà il Parco di Scolacium che costituisce uno dei siti archeologici più importanti e suggestivi del meridione italiano. Grigolo, dotato di eccezionale abilità di voce, intelligenza e passione interpretativa, regalerà, come sempre, uno spettacolo di straordinario impatto emozionale. Dalle arie d’opera più note, alle canzoni napoletane classiche più amate, e ai temi ormai immortali della musica “cantabile”. Il pianista Marco Boemi non solo lo accompagnerà ma lo avvolgerà e, sapientemente, lo seguirà e inseguirà, quasi come in un gioco dove arte e tecnica, amore e pensiero, si fondono per il confortevole esito che lascia sempre il pubblico a bocca aperta. Il concerto vedrà anche la partecipazione del soprano d’arti Silvia Colombini, artista con una carriera internazionale importante, ma anche musicista prismatica e rivoluzionaria che canta in 12 lingue e che nei suoi “bozzetti d’arte” (brevissime performance di teatro musica), giustappone all’opera lirica brani popolari e recitazione. Oltre a duettare con il grande tenore, presenterà in prima assoluta il bozzetto “Lonely Moons”, un suggestivo dialogo tra lune lontane e solitarie tra l’est e l’ovest del mondo. Ecco, dunque, che un paesaggio lunare giapponese si trasformerà in un chiaro di luna mediterraneo sulle note della Tarantella di Rossini e la ninfa protagonista di una delle più belle arie lunari mai composte – Song of the Moon, del compositore ceco Antonín Dvořák – “parlerà” con i languidi e melanconici versi di Saffo.