Si preannuncia un concerto memorabile quello di stasera per Armonie d'Arte, il Festival ideato e diretto da Chiara Giordano: al Parco Archeologico Scolacium a Borgia, con inizio alle 22, si esibirà la più prestigiosa e amata orchestra del mondo, nella compagine da camera, la Wiener Philharmoniker. E se il grande pubblico la ricorda per il tradizionale e famosissimo concerto di Capodanno dal Musikverein di Vienna trasmesso in mondovisione, per tutti gli amanti della musica, classica in particolare, l’orchestra rappresenta una vera e propria icona. Addirittura leggendarie alcune esecuzioni e le collaborazioni con direttori e solisti che hanno fatto la storia del concertismo dell'ultimo secolo, ed è la prima volta che la blasonata formazione orchestrale si esibisce in Calabria e, per l'occasione, in esclusiva italiana. La Wiener Philharmoniker eseguirà un programma nel contempo ricercato e raffinato ma anche godibilissimo per il pubblico, non solo quello consueto della musica classica, che va da Antonio Vivaldi (Concerto per 4 violini e orchestra d’archi in Si minore RV 580 e Concerto per due violini e due Violoncelli Sol magg. RV 575) ad Ottorino Respighi ( Antiche danze ed arie per liuto, Suite Nr. 3), al Liebeslieder-Walzer op. 52 di Johannes Brahms e alla Serenata Nr. 2 in Do magg di Robert Fuchs. Per questo evento il Festival rivolge un invito particolare, con un ticketing dedicato, a tutti i musicisti calabresi, soprattutto ai giovani, ritenendo questo concerto un'occasione straordinaria e praticamente unica nella regione, ancor più per i professionisti della musica. Il presidente e direttore artistico del Festival, Chiara Giordano, sottolinea che «dopo il grande successo della programmazione 2022 fin qui realizzata, con consensi veramente lusinghieri, arrivati anche da contesti estremamente qualificati, a livello nazionale ed internazionale, nonché degli stessi artisti di più alto profilo, crediamo che il territorio, ovvero le istituzioni ma soprattutto l'impresa, l'associazionismo, gli operatori e così via, ora possano proficuamente riconoscersi in Armonie d'Arte, abbracciarlo e considerarlo uno strumento privilegiato di crescita e benessere, individuale e collettiva».