In migliaia nei vicoli del centro storico di Catanzaro per "la Nakalaika". La processione artistica si è conclusa con il concerto dei Neri per Caso
Un messaggio di pace e di condivisione, un inno all'amore e al rifiuto di ogni forma di violenza per ribadire con forza, attraverso la musica e il teatro, che "si può amare da morire ma morire d'amore no". Nella serata di ieri di migliaia di persone si sono ritrovate nei vicoli del centro storico di Catanzaro per assistere agli spettacoli itineranti offerti dalla seconda edizione della Nakalaika, la processione laica e artistica che ha chiuso con grande successo il cartellone di "A farla amare comincia tu". La rassegna ideata e diretta da Antonio Pascuzzo che dal 20 al 30 dicembre ha scandito le festività natalizie con una serie di produzioni originali e appuntamenti musicali gratuiti con ospiti d'eccezione come LuLa Pena, Alessandra Tumolillo, CiaoRino, Hoodoo Doctors & The Kazoompet Machine e Alan Sorrenti, si è conclusa con una grande festa popolare e il concerto dei Neri per Caso in Villa Margherita. Dalle ore 18 migliaia di persone si sono radunate nel piazzale del Complesso Monumentale del San Giovanni e hanno seguito il percorso a tappe tracciato da Enzo Colacino nelle vesti di Giangurgolo insieme alla Ottopiù Marching Band. La processione ha abbracciato la città, nel cuore del suo centro storico attraversando il quartiere De' Cóculi fino a la Vaddhótta, a Largo Agricoltori dove ha avuto luogo l'intensa interpretazione dell'attrice Claudia Olivadese che ha messo in scena lo spettacolo "FM", una performance che parla la lingua delle storie d'amore, "che sono le mura più alte e poderose della poesia e al tempo stesso l'invalicabile prigione dalla quale nessuno esce vivo". Perché "non finisce mai la mattanza delle femmine". Una grammatica della vita e un'aritmetica della morte.