Viva la musica d’autore! Da oggi il Mediterraneo Radio Festival a Nocera Terinese, dirige Filippo Arlia
Spazio alla musica d’autore. Tra le note di classica, jazz e musica popolare, oggi si alzerà il sipario sulla quinta edizione del Mediterraneo Radio Festival. Fino al 18 maggio un cartellone denso di appuntamenti animerà l’antico convento dei Cappuccini di Nocera Terinese. La direzione artistica è affidata alla mano sicura del maestro Filippo Arlia. E l’ormai prestigiosa rassegna musicale è promossa e sostenuta dal Conservatorio Tchaikovsky, prodotta da Raffaele Cacciola, e realizzata in media partnership con Radio Rai 3, che anche quest’anno concederà il suo prestigiosissimo spazio nel cartellone di Radio 3 Suite per mandare in onda tutti i concerti. «Questa quinta edizione – ha affermato il maestro Arlia – è dedicata in gran parte a famosi anniversari. I centenari di Gabriele Fauré, con cui si inaugura, e di Darius Milot, che sono due grandi compositori classici del passato. Ci sarà una prima assoluta che è il nonetto di Giovanni Sgambati. Il nonetto – ha spiegato – è un brano musicale concepito proprio per nove strumenti ad arco, molto complesso come impostazione. E diventerà anche un disco. È la prima esecuzione, infatti non c'è traccia di questa scrittura meravigliosa di Sgambati». Filippo Arlia è anche direttore dell’Orchestra filarmonica della Calabria, una meravigliosa realtà musicale tutta calabrese che si esibirà il 18 maggio, a chiusura del festival, eseguendo i concerti per due violini e per violino e oboe e orchestra di Johann Sebastian Bach. Il Mediterraneo Radio Festival, poi, in prospettiva rappresenta anche una finestra importante per i ragazzi del Conservatorio Tchaikovsky (di cui Filippo Arlia è già stato direttore). «Grazie a questa collaborazione nata con Rai Radio 3 – ha sottolineato Arlia – riusciamo ogni anno a fare in modo che i migliori studenti si esibiscano in radio. Perché il festival, come format, prevede che ci siano ospiti importanti, con le prime parti dei teatri lirici italiani che suonano insieme ai nostri migliori discenti. Quindi è un’occasione anche per i nostri ragazzi di mettersi in mostra e di maturare un’esperienza importante, di altissimo profilo». In cartellone, tra gli altri artisti, c’è anche Silvia Mezzanotte che interpreta le musiche di Astor Piazzolla con i versi di Horacio Ferrer che cantava Milva. «Con Silvia ormai da qualche anno battiamo questo repertorio – ha affermato Filippo Arlia – si è immersa completamente in questo nuovo progetto e anche questo per certi versi è molto ricercato e particolare perché Piazzolla nel nostro paese è conosciuto solo per il Libertango, che è il suo brano più famoso, ma in realtà c'è tantissima altra musica che si sta scoprendo proprio dopo la sua morte. E che merita tanta attenzione anche negli ambienti più accademici dove invece è considerato un genere da balera». Quello con Silvia Mezzanotte, in programma il 17 maggio, sarà un appuntamento di musica acustica ma anche elettronica, segnando la specificità del percorso di Piazzolla, al contrario di come succede il più delle volte, ovvero il passaggio dall'acustico alla musica elettronica. Come ci ha raccontato il maestro Arlia, Piazzolla invece cominciò con la musica elettronica, infatti il suo primo gruppo non prevedeva il contrabbasso, ma il basso elettrico, non prevedeva il pianoforte, ma l'organo Hammond. Acustico e elettronico, dentro la tradizione e completamente innovativo: un grandissimo che si può ormai definire un classico moderno.