"No al Tar fuori dal centro". Si schiera anche l'associazione culturale "Catanzaro in Movimento" contro la scelta, venuta fuori da un bando pubblico, di localizzare in via Massara la nuova sede del Tribunale amministrativo regionale.
In attesa che sulla congruità dell'offerta selezionata dall'apposita commissione nominata dal presidente del Tar Calabria Vincenzo Salamone si esprima l’Agenzia del Demanio, tengono banco le polemiche. Sotto i riflettori c'è una clausola del bando, che indirizzava le offerte su una "ubicazione nella zona centrale di Catanzaro, non distante dagli uffici delle autorità locali, dagli altri uffici giudiziari e dall'Avvocatura generale dello Stato".
La scelta di via Massara, nello specifico i locali ex sede della Regione Calabria, non rispetterebbe quest'indicazione. "Il centro storico di Catanzaro - scrive adesso "Catanzaro in Movimento" - non può assolutamente perdere questo importantissimo Ente. La parte antica della città rischia seriamente la desertificazione. Bisogna interrompere l’emorragia di uffici e strutture pubbliche verso altre zone della città. Sia chiaro: non siamo assolutamente contrari che Catanzaro allarghi gli orizzonti, ma siamo contrari a scelte illogiche e scellerate. Sin dagli inizi del 1900 l’area di Piazza Matteotti è diventata il cuore degli uffici giudiziari";. Secondo il movimento ha ragione il consigliere comunale di opposizione Eugenio Riccio, che nei giorni scorsi si è schierato apertamente contro via Massara.
"Non capiamo - spiega "Catanzaro in Movimento" - la logica di ubicare nella zona di viale De Filippis il Tar Calabria. Com’è possibile venga “aggirato” un bando di evidenza pubblica che richiede esplicitamente che la nuova sede del Tribunale amministrativo regionale debba essere ubicato “nella zona centrale di Catanzaro, non distante dagli uffici delle autorità locali, dagli altri uffici giudiziari…”? Non ci sembra che viale De Filippis sia il centro città, così come non ci risulta che in quella zona esistano altri uffici giudiziari e uffici di autorità locali. E’ chiaro che la vicenda apre a tante domande e a tanti interrogativi che però, a chi conosce bene questa città, hanno già delle risposte".
Il bando sfociato nella scelta della nuova sede risale allo scorso febbraio. La ricerca era finalizzata prioritariamente all’acquisto a titolo di proprietà piena e, in subordine, in locazione passiva, di un edificio in possesso di certe caratteristiche. Sulle dieci offerte pervenute alla commissione è stata giudicata idonea quella presentata dall’imprenditore Giuseppe Gatto per conto dell’Arcidiocesi di Catanzaro, proprietaria di un fabbricato, in via Massara, doveva un tempo aveva sede la Regione Calabria.
L’offerta economica per la vendita al Tar è di 11 milioni 483mila 231,25 euro e di 314mila 146,37 euro per la locazione annua.
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