«Carlo Tansi? Dopo averlo nominato l’ho difeso, mantenendolo in quella postazione nonostante gli attacchi furibondi sferrati nei suoi confronti». Mario Oliverio rompe il silenzio dopo giorni di mezze frasi confidate ai suoi più stretti collaboratori. E lo fa per schierarsi apertamente dalla parte dell’ex capo della Protezione civile calabrese sospeso per 45 giorni (proprio alcuni giorni prima della scadenza naturale del mandato) dalla Regione per un «uso spropositato» dei social. A Tansi la commissione disciplinare della Cittadella contesta alcuni reiterati attacchi pubblici rivolti nei confronti di consiglieri regionali (su tutti il forzista Mimmo Tallini) e organizzazioni sindacali (in particolare la Cisal). «Ho confermato in questi anni il responsabile della Prociv calabrese - argomenta Oliverio, intercettato nel centro di Catanzaro da una troupe della trasmissione televisiva di La7 Non è l’Arena - al vertice della Protezione civile perché a lui avevo affidato il compito di rimettere ordine e di affermare la trasparenza in quel settore. Quando Tansi ha trovato problemi, anche riconducibili alla legalità, ed è venuto a rappresentarmeli, l’ho invitato a consegnare tutte le carte in Procura dai magistrati». Leggi l'articolo completo su Gazzetta del Sud - edizione Catanzaro in edicola oggi.