È atteso molto probabilmente per metà settimana l’insediamento dei nuovi commissari per la sanità calabrese designati dal Consiglio dei ministri. Complice il ponte festivo, i contatti tra il generale Saverio Cotticelli, il suo vice Thomas Schael e la ministra della Salute Giulia Grillo sono stati rimandati alle prossime ore.
Solo dopo aver fissato le regole d’ingaggio i due nuovi incaricati potrebbero prendere possesso degli uffici di Palazzo Alemanni, nel cuore di Catanzaro, dove è ubicata la struttura che dovrà lavorare alle loro dipendenze.
Per due che arrivano ce n’è un altro con gli scatoloni da riempire: è Massimo Scura, l’ingegnere inviato nel 2015 dal governo Renzi con il compito di risollevare la sanità calabrese. Le notizie arrivate da Roma venerdì sera non l’hanno sorpreso più di tanto. «È andata - si lascia scappare - come tutti si aspettavano. Era un’eventualità che avevo messo in conto».
Scura assicura di non avere rimpianti per il lavoro svolto: «In questi anni ho fatto il massimo possibile». Altro non vuole aggiungere l’ormai ex commissario, consapevole che ogni parola pronunciata in questa fase potrebbe dare adito a nuove polemiche.
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