Sarà una corsa contro il tempo quella che attende gli uffici della Programmazione comunitaria della Regione Calabria. Obiettivo: arrivare a certificare alla Commissione Europea la spesa di quanto più risorse europee possibili prima del 31 dicembre. Dietro l'angolo, infatti, c'è la beffa: a fine anno, come previsto, scatterà la temuta regola dell’N+3 che prevede il disimpegno automatico delle somme la cui spesa non viene certificata entro tre anni dall’anno d’impegno. Nei giorni scorsi la Commissione Ue ha pubblicato i dati sull'avanzamento dei programmi dei fondi strutturali aggiornati al 30 settembre 2018. Il Por Calabria che comprende il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) e il Fondo sociale europeo (Fse) risulta - sempre secondo i dati diffusi a Bruxelles - aver speso circa l'11 per cento delle risorse (poco meno di 265 milioni di euro), con un tasso di risorse impegnate che si eleva al 60 per cento. Leggi l’articolo completo su Gazzetta del Sud – Calabria in edicola oggi.