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Ato rifiuti tra rinvii e inchieste, dopo i silenzi a Vibo scoppia la polemica

comune vibo

Essere o non essere, o meglio realizzare o non realizzare. Più che di gestione è un problema di impianto quello che sembra stia arrovellando i sindaci del Vibonese che fino allo scorso 10 gennaio avevano “deciso di non decidere”. Poi, il cambio di rotta e così uno alla volta hanno rotto il silenzio.

Poche semplici parole, quelle del sindaco del capoluogo, anche presidente dell’Ato, Elio Costa, e per magia l’incantesimo pare si sia rotto: l’eco distretto con annessa discarica non si farà (o certamente non per ora). Ergo, non tanto l’accorpamento a Catanzaro – su cui comunque qualcuno ha manifestato contrarietà – quanto quel nodo dell’impianto che tanti scontri aveva animato.

E se, infatti, per deliberare sulla scelta del sito si erano consumati mesi di sedute deserte, di misteri e scontri a colpi di esposti, oggi il risultato è che manca un progetto con una valutazione dei costi e dei benefici.

Insomma, come scrive la Gazzetta del Sud in edicola, si torna ancora una volta punto e accapo se non fosse che dei 43 milioni finanziati parte saranno destinati all’ambito di Catanzaro – per allargare le discariche del lametino – e parte per realizzare tre stazioni di trasferenza.

 

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