Il copione non è poi tanto originale: un’amministrazione che ha problemi economici che punta il dito su chi l’ha preceduta e gli ex amministratori che etichettano come tentativi di scaricare ad altri le responsabilità di chi è al governo di un paese. La novità nell’intervento a firma del gruppo politico “Il Sole che Sorge” è un’altra. La sfida racchiusa nell’invito a quel pubblico confronto, che non si è potuto avere in campagna elettorale. «Abbiamo aspettato sino alla fine prima di spiegare alla cittadinanza come stanno le cose – spiegano i leader del gruppo- nella vana speranza che, in un periodo così grave per il nostro paese, ci potesse essere un momento di verità e un riconoscimento del proprio fallimento. Invece nell’ultimo consiglio comunale, abbiamo assistito allo spettacolo pietoso e indecoroso di un sindaco e una maggioranza che, per cercare di giustificare la propria certificata inettitudine e incompetenza, non ha trovato di meglio che addossare la responsabilità alle amministrazioni che l’hanno preceduto. Come patetico e paradossale è il tentativo dell’assessore al bilancio che, invece di dimettersi dopo le continue figuracce, cerca di giustificare la sua assenza, con l’esistenza di fantomatici debiti pregressi. Le chiediamo di portare in un pubblico incontro i consuntivi degli anni che vanno dal 2001 al 2013. La corte dei Conti li ha esaminati, ma nella delibera di 44 pagine ha trovato nefandezze e mosso pesantissimi rilievi e censure per gli anni dal 2014 al 2016». Leggi la versione integrale dell’articolo su Gazzetta del Sud – edizione Catanzaro in edicola oggi.