Non si ferma il “pressing” che la minoranza ha azionato sulla vicenda eolico nei confronti dell’amministrazione comunale di Girifalco. Dopo la “minaccia” di occupazione della sala consiliare, vista la mancata convocazione di un consiglio comunale ad hoc sull’argomento, l’ultima “trovata” dei consiglieri del gruppo “Democratici per Girifalco” è l’affissione di manifesti sui muri della cittadina, dai quali campeggiano una serie di domande rivolte direttamente al sindaco Pietrantonio Cristofaro, già destinatario da parte loro di due richieste di dimissioni, di cui una, appunto, per la gestione del caso eolico.
«La vicenda dell’eolico – recita il manifesto – è stata certamente l’atto amministrativo più vergognoso e arrogante perpetrato da questo manipolo di pseudo-amministratori che, non tenendo conto, delle proposte della minoranza, si sono svenduti e hanno fatto perdere alla nostra comunità, gettandoli al vento, venti milioni di euro». Addirittura, secondo i “Democratici”, la vicenda eolico avrebbe assunto i termini «di un furto… quasi legalizzato», alla luce delle novità introdotte con l’approvazione della finanziaria 2019.
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