Ha ruotato sul futuro urbanistico di Giovino e sugli agguati del "partito del mattone" la seduta del Consiglio comunale di Catanzaro che, tra polemiche, scontri interni alla maggioranza, accuse di tentativi speculativi e manovre volte a cementificare il "polmone verde della città" ha approvato il bilancio finanziario di previsione 2019-2021 e tutte le altre delibere collegate, relazionate dal sindaco Sergio Abramo. A monopolizzare il dibattito, dopo l’accorpamento delle prime due pratiche sulla conferma delle aliquote Imu e Tasi, è stato il "pastrocchio" dei "bando Giovino". Sulla “graticola” l’assessore all’Urbanistica, Modestina Migliaccio Santacroce, di cui Gianmichele Bosco di Cambiavento ha chiesto le dimissioni. La fuga in avanti rappresentata dalla pubblicazione del bando internazionale di idee, poi cancellato e ricomparso qualche ora dopo con l’intervento dell’assessore Migliaccio, che ha provato a chiarire parlando di «mero errore formale», ha convinto l’opposizione che fosse in atto un blitz del “partito del mattone” su Giovino o una “manina” avesse proceduto a pubblicare il bando per qualche gioco di potere interno. Il sindaco ha gettato acqua sul fuoco, annunciando l’intenzione di indire un incontro dibattito su Lido entro marzo, un forum “ecumenico” aperto agli ordini professionali, alle parti sociali e ai proprietari dei terreni a destinazione turistica. «Dobbiamo - ha detto - raggiungere un accordo con i privati. E definire tutto prima del nuovo Psc per dare indicazioni ai pianificatori». «Il sindaco dice il contrario di quello che sostiene l’assessore Migliaccio quindi la sconfessa», ha replicato Eugenio Riccio dai banchi dell’opposizione, evidenziando lo strappo con uno degli assessori ritenuti vicini alle posizioni di Domenico Tallini. Quanto all’incontro pubblico, Nicola Fiorita della minoranza ha annunciato per sabato un’assemblea pubblica su Giovino alle 17 al dopolavoro ferroviario aperta al sindaco e alla minoranza. A margine del caso Giovino, infuocato è stato lo scontro in Forza Italia tra Giovanni Merante, che ha ribadito di voler comunque restare nel partito, e il vice sindaco Ivan Cardamone, e tra il presidente della commissione urbanistica Antonio Mirarchi e il consigliere d'opposizione Roberto Guerriero. Il resoconto completo nell'edizione cartacea di domani