Il Comune di Borgia è a rischio dissesto. Un rischio condiviso con tutti quei comuni che hanno aderito alla possibilità prevista dal Governo Renzi e poi confermata dal Governo Gentiloni, di spalmare in 30 anni il debito da sanare, per dare ossigeno alla spesa corrente.
Con una sentenza del febbraio scorso, la Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale la norma inserita nella manovra finanziaria che consentiva agli enti locali di ripianare i disavanzi in 30 anni.
Fra le motivazioni per censurare la norma, la Corte Costituzionale adduce il fatto che scarichi l'onere sulle generazioni future, violi l'equilibrio di bilancio e il principio di rappresentanza democratica. La norma sarebbe, dunque, in contrasto sia con il principio della sana gestione finanziaria sia con il principio di responsabilità nell'esercizio del mandato elettivo.
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