Davanti a oltre duemila persone, nel centro agroalimentare di Lamezia Terme, il sindaco e presidente della provincia di Catanzaro, Sergio Abramo, ha aperto i lavori della convention per presentare la candidatura di Mario Occhiuto a governatore. “Non voglio più sentire parlare di campanilismo e di uomini soli al comando - ha detto Abramo - e Mario Occhiuto sarà il Presidente di tutti. Non vogliamo più una Calabria che da venti anni vive l'emergenza rifiuti e che ha una sanità in queste condizioni - ha continuato - e con Occhiuto io, come sindaco di Catanzaro, voglio essere protagonista di un programma che scriveremo insieme ai Sindaci. Non abbiamo paura del regionalismo differenziato ma vogliamo raccogliere la sfida della competenza". "Non vogliamo candidature calate dall'alto - ha aggiunto Abramo - e per questo Mario sarà il Governatore che affronterà il disagio di una regione con trecentomila disoccupati. Basta con gli slogan e partiamo da Lamezia, posto baricentrico per dire, con il cuore, che vinceremo insieme questa battaglia”. "Forza Italia candida il sindaco di Cosenza alla guida della Regione - ha detto - e non accetterà imposizioni dall'alto. Abbiamo i sindaci delle più grandi città calabresi, siamo ricchi di esperienza e in questo progetto c'è il futuro dei nostri figli". "Per la prima volta gli amministratori si stanno unendo - ha concluso Abramo - se non cogliamo questa opportunità sarà troppo tardi. Il messaggio di Occhiuto presidente è l'unico per cambiare la Calabria”. A prendere la parola è stato poi Roberto Occhiuto, vicecapogruppo azzurro a Montecitorio: "Da Lamezia Terme arriva un messaggio forte alla Calabria, non solo per candidarci a guidare la Regione ma per saperla governare bene”. “Forza Italia - ha aggiunto Occhiuto, fratello del candidato designato - vuole partire dalle sue esperienze amministrative per dimostrare che la Calabria può essere una grande regione”. L'intervento del Presidente Anci, Gianluca Callipo “Mettiamo in campo la lista Consenso Civico al fianco del migliore Sindaco che ha la Calabria e che può cambiare le sorti di questa Regione”. Sono state queste le parole di Gianluca Callipo, presidente dell'Anci calabrese e sindaco di Pizzo. “Offrire al meglio partendo da chi governa - ha detto Callipo - è il modo migliore per cambiare la storia di una Calabria che non può essere sempre dipinta come esempio di negatività”. “Siamo una forza civica che raccoglie il consenso di amministratori - ha concluso Callipo - e che capisce i bisogni inespressi di un territorio che chiede di essere governato con diligenza”. La risposta della coordinatrice regionale di Forza Italia, Jole Santelli “Ci hanno detto che abbiamo fretta nel candidare Mario Occhiuto alla Presidenza della Regione Calabria ma in realtà siamo in ritardo, perché questa regione è in asfissia”. È stata l’arringa di Jole Santelli, coordinatrice regionale di Forza Italia. “Non ci interessa il potere - ha detto Santelli - né ci soffermiamo sulle legittime manovre elettorali di altri partiti in vista delle europee, ma noi abbiamo offerto il meglio alla Calabria. Sono orgogliosa di rappresentare una Forza Italia unita - ha aggiunto Santelli - che ha un corpo unico e parla un unico linguaggio. Non vogliamo chiuderci nella Cittadella ma abbiamo bisogno di un architetto che restituisca il senso e il valore del bello alla Calabria”. “Lo faremo con onesta e trasparenza - ha concluso Jole Santelli - partendo dal rispetto che si deve ai calabresi, sapendo gestire realmente la Regione”. L'intervento del sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto “Io intendo aprire la Regione – ha detto il sindaco di Cosenza che ambisce alla poltrona di governatore - al protagonismo dei territori e dei suoi Comuni. La svolta nel metodo che intendo assumere è precisa. La politica regionale sinora è stata costruita non sui territori ma sui bisogni, spesso addirittura primari, delle persone, degli individui che vivono quei territori. Ma non si trattava di un’attenzione alla persona, cosa che sarebbe stata in sé apprezzabile". "Era poggiata su una strumentalizzazione politica del bisogno, dal posto di lavoro, alla pensione, addirittura alla prenotazione di visite mediche, fino al finanziamento dell’impresa di famiglia - ha aggiunto Occhiuto -. Questa concezione proprietaria dell’elettorato è alla base del disastro economico e soprattutto culturale della Calabria. L’idea che mi sento di proporvi riguarda una svolta nel metodo d’approccio alla questione Calabria: ripartire dai territori e dai progetti sui territori. Lavorando sul territorio con progetti specifici noi miglioriamo non solo la fisicità dei territori ma le condizioni di vita delle persone sui territori. A partire della consapevolezza dei propri diritti di cittadinanza. Puntando su grandi progetti e su grandi opere capaci di trasformare la Calabria nella Regione disseminata di progetti opere d’arte". "Mi piace chiamarla un’azione di sistema, legata alla svolta ecologica - ha concluso Occhiuto -, una grande stagione culturale e progettuale per una ricostruzione dell’immaginario sulla Calabria”.