Scioglimento del Comune di Lamezia, il centrosinistra frena Mascaro: "Mantenere i toni bassi"
Abbassare i toni. È la richiesta che arriva da ampi settori del centrosinistra dopo la pronuncia del Consiglio di Stato che ha accolto la sospensiva nei confronti del sindaco Paolo Mascaro. Tale decisione ha conseguentemente confermato lo scioglimento per mafia dell'ente, deciso nel novembre 2017 dal Viminale e ratificato dal Consiglio dei ministri. Di fronte a questa decisione il primo cittadino detronizzato ha annunciato battaglia «per difendere i diritti della città». Parole giudicate fuori luogo dal Pd. In particolare dal dirigente Italo Reale, rappresentante della corrente dei “Ricostituenti”. «Non serve trasformare Lamezia (fermo restando il diritto di tutti di manifestare) - rileva Reale - in una città sudamericana che contesta, con toni forti (troppo forti) una decisione del Consiglio di Stato. Non debbo ripetere che ritengo che la normativa sullo scioglimento dei Consigli comunale andrebbe interpretata con la necessaria prudenza ma il sindaco sapeva bene la durezza che in questi anni ha accompagnato le decisioni dell'ultimo organo della giustizia amministrativa». L'articolo completo nell'edizione odierna di Lamezia della Gazzetta del Sud.