Nel tardo pomeriggio di ieri, nel capoluogo calabro, così come in altre città d'Italia, i militanti di Forza Nuova sono scesi in piazza per protestare contro la scure della censura che si è abbattuta su centinaia di "pagine" e "profili" (anche personali e lavorativi) dei movimenti nazionalisti italiani e dei loro tesserati.
"Una vera e propria e caccia alle streghe, con tanto di liste di proscrizione per tutti coloro che sono riconducibili o che (addirittura) hanno osato candidarsi nelle file di FN e CPI. Un qualcosa di mai visto e che dovrebbe provocare un grande sdegno in tutti noi, aldilà degli schieramenti politici - è quanto afferma il segretario cittadino Di Maio, che conclude - oggi è toccato a noi, ma chi garantisce che Facebook, con la medesima discrezionalità, non inizi ad utilizzare questo modus operandi censorio contro chiunque non sia allineato con il pensiero dei suoi vertici?"
"Il nostro ufficio legale nazionale, - continua il responsabile provinciale La Face - con il supporto del noto avv. Carlo Taormina, si sta occupando di questa scandalosa manovra che, certo non casualmente, ha avuto il via in concomitanza della manifestazione di pochi giorni fa, innanzi al parlamento, contro il governo giallo-rosso.
Ringrazio le delegazioni di CPI, Identità Tradizionale e Ass. Terra di Mezzo per aver colto il nostro invito a scendere in piazza uniti, senza bandiere di partito e con il solo ausilio dei Tricolori".
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