Un territorio lasciato nell'abbandono e nel degrado che stenta a ripartire, salvo qualche rara eccezione, ed una sola spiegazione: due enti, Comune e Provincia, in dissesto finanziario da almeno sei anni, nei quali i rispettivi commissari continuano a chiedere proroghe semestrali, non essendo nelle condizioni di chiudere i “conti” con un passato di vacche grasse da cui è scaturito un presente di lacrime e sangue. Le sorti delle due amministrazioni per molti aspetti sembrano combaciare da oltre un lustro.
Appena quattro mesi di distanza sono passati, scrive la Gazzetta del Sud in edicola, dalle due dichiarazioni di dissesto - giugno 2013 per il Comune, fine ottobre 2013 per la Provincia - con le stesse ripercussioni per i cittadini ed una sola sostanziale differenza: la decurtazione di competenze alla Provincia per via delle legge Delrio con il conseguente taglio drastico dei dipendenti. Per il resto, carenze e disservizi, in un caso e nell'altro, si continuano a riflettere, come una mannaia sul capo della popolazione.
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