«Mi rivolgo ai calabresi, perché i nostri figli e i nostri nipoti rischiano di non avere un futuro in Calabria. Dobbiamo fermare la vecchia politica». È quanto ha dichiarato il candidato alla presidenza della Regione Pippo Callipo nel corso di alcuni incontri pubblici a cui ha partecipato oggi nel Crotonese.
«I professori Francesco Aiello e Carlo Tansi sono ottime persone ma rischiano di non raggiungere il quorum - spiega -. Il voto per loro è un voto perso perché aiuta il centrodestra, va ad avvantaggiare quei burattinai che si vantano di tirare le fila della politica calabrese da molti anni, con i risultati disastrosi che noi tutti abbiamo sotto gli occhi. Il 26 gennaio abbiamo un’occasione storica e non possiamo gettarla via, non possiamo sprecare il voto delle tante persone oneste e libere che mandano avanti la Calabria con enormi sforzi quotidiani».
A Isola Capo Rizzuto, Santa Severina e a fine giornata nel capoluogo di provincia, Callipo si è confrontato con agricoltori, allevatori, operatori turistici, amministratori locali che hanno esposto una serie lunghissima e a tratti drammatica di problemi, dal caos rifiuti alla cattiva depurazione, dall’erosione costiera alla mancanza di sistemi di urbanizzazione primaria.
«I territori sono piegati da tantissime criticità – ha commentato Callipo – e sto riscontrando un grande sconforto dei cittadini, che sono stati lasciati soli e non sono mai neanche stati ascoltati dalla politica. Mi accusano di non essere un politico, ma questo in realtà è il mio punto di forza. Negli ultimi decenni hanno governato i politici di professione e i risultati sono quelli che vediamo tutti... Ma non dobbiamo sopportare più in silenzio. Possiamo e dobbiamo rialzarci con le nostre forze».
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