La gestione comunale targata Pietro Raso, ormai ufficialmente, è solo un ricordo a Gizzeria. Dando applicazione al decreto legislativo 267/2000, con 7 membri presenti su 13 assegnati il consiglio municipale gizzeroto lo ha dichiarato decaduto dalla carica di sindaco, essendo la stessa incompatibile con quella di consigliere regionale a cui Raso lo scorso gennaio è stato eletto con la Lega.
Ma, seguendo la procedura in materia, ci sono volute ben tre sedute consiliari, peraltro in assenza del diretto interessato, per giungere alla conclusione che l'epoca di Raso sindaco è terminata: una conclusione ch'era già nei fatti con l'elezione allo scranno regionale.
Nella seduta dello scorso 10 aprile l'assise cittadina gli aveva assegnato ulteriori 10 giorni per rimuovere la causa d'incompatibilità oppure scegliere la carica che intendesse conservare. Ancora una volta Raso non ha fatto pervenire alcuna comunicazione, portando la civica assemblea, come accennato, alla dichiarazione di decadenza dalla carica di primo cittadino.
Ora il corpo elettorale dovrà cominciare a pensare al suo successore al governo del Comune, perché, Covid-19 permettendo, tra settembre e dicembre dovrebbe essere chiamato alle urne.
In carica dal 31 maggio 2015 per il secondo quinquennio consecutivo, il sindaco uscente s'è congedato dalla comunità con una nota-stampa. «Un'avventura fantastica - ha scritto - che rimarrà con me per sempre». E poi: «Nessuno potrà mai cancellare l'intensità delle emozioni che mi hanno reso partecipe delle gioie e alle difficoltà della mia amata Gizzeria». Raso ha evidenziato che «alla guida del Comune, fino alle prossime elezioni amministrative, è subentrato il vicesindaco, Francesco Argento».
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