Venti sindaci della provincia di Crotone, in qualità di componenti dell’assemblea dell’Ato 3, hanno scritto al prefetto di Crotone, Tiziana Tombesi, chiedendo un incontro urgente per trovare una soluzione alla emergenza rifiuti. Una presa di posizione, quella dei venti sindaci che di fatto scavalca l’Ato. «Si fa riferimento alla situazione emergenziale venutasi a creare in relazione alla mancata raccolta, per l’impossibilità di conferimento, dei rifiuti solidi urbani presso l’impianto di Crotone - si legge nella lettera dei sindaci al prefetto - per chiederle di voler convocare, stante l’urgenza del caso, una riunione, anche per questa sera, con i sindaci dei comuni dell’Ato 3 Crotone ed i legali rappresentanti delle società che gestiscono gli impianti e un rappresentante della Regione al fine di individuare una soluzione finalizzata al superamento della criticità sopra evidenziata». Per i sindaci la situazione è ormai non più sopportabile e si rischiano problemi di ordine pubblico considerato anche il fatto che l’Ato 3 vorrebbe l’autorizzazione dalla Regione Calabria a smaltire i rifiuti nella discarica crotonese di proprietà della società privata Sovreco in località Columbra. A firmare la richiesta sono stati i sindaci di Carfizzi (Antonio Amato), Cotronei (Nicola Belcastro), San Mauro Marchesato (Carmine Barbuto), Scandale (Antonio Barberio), Roccabernarda (Nicola Bilotta), Petilia Policastro (Amedeo Nicolazzi), Melissa (Raffaele Falbo), Cirò (Francesco Paletta), Belvedere Spinello (Rosario Macrì), Isola Capo Rizzuto (Maria Grazia Vittimberga), Verzino (Pino Cozza), Rocca di Neto (Tommaso Blandino), Santa Severina (Lucio Giordano), Castelsilano (Francesco Durante), San Nicola dell’Alto (Franco Scarpelli), Pallagorio (Umberto Lorecchio), Caccuri (Marianna Caligiuri), Savelli (Domenico Frontera), Mesoraca (Annibale Parise), Umbriatico (Pietro Greco).